LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Per poter conseguire la sapienza, di cui ci parla la prima lettura, bisogna innanzi tutto cercarla. Per cercarla bisogna avere ancora la capacità di "desiderare", "desiderare oltre", al di là di ciò che si ha. Occorre considerare sempre insufficiente l'olio di cui si dispone, per non fare la fine delle cinque ragazze della parabola di oggi, che se ne trovano a corto, proprio nel momento in cui ne avevano maggiormente bisogno. L'inizio della sapienza è proprio il riconoscere che non ne siamo provvisti abbastanza. Al contrario, chi crede di sapere già tutto, inciampa e cade nella sua autosufficienza. Talvolta andiamo avanti come al chiarore di una debole lucerna e talvolta perfino senza di essa. Lo "sposo" della Parabola è Cristo, ma è anche la piena realizzazione di ciò cui aspiriamo di più: una relazione esistenziale pienamente compiuta, che ci fa riscoprire il nostro posto in questo mondo perché attraverso Cristo intravediamo le nostre coordinate nell'universo e nell'eternità. Lo sposo tarda ad arrivare, perché l'impazienza cresce in noi secondo l'importanza di ciò che attendiamo. Ma nel cuore della notte si svela il cuore del mondo e si intravede il centro della propria vita. Lo sposo è arrivato, ma solo se si è conservata la sapienza di saperlo attendere, lo si riesce a raggiungere.
PREGHIERA
Un nuovo mondo è già cominciato
e come la Sapienza cerca i suoi sostenitori:
quanti vi credono e ne vanno alla ricerca.
Il nuovo mondo è stato avviato
dalla tua risurrezione, o Gesù,
che gli ha impresso una spinta
che nessuna forza avversa potrà mai più fermare.
È il mondo che parte da questa sponda del tempo
e come guanto interamente si rivolta e dispiega
in ciò che solo sembrava la sua parte nascosta.
È ciò che abbiamo intuito e inseguito,
e che in un attimo s'accende di luce
per brillare giusto il tempo d'un sospiro
che desidera e contiene l'Eterno.
(GM/05/11/11)
Libro della Sapienza (6,12-16.20) - Dal libro della Sapienza La sapienza è radiosa e indefettibile, facilmente è contemplata da chi l'ama e trovata da chiunque la ricerca. Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano. Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà, la troverà seduta alla sua porta. Riflettere su di essa è perfezione di saggezza, chi veglia per lei sarà presto senza affanni. Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei, appare loro ben disposta per le strade, va loro incontro con ogni benevolenza.
Vangelo di Matteo (25,1-13) - In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: "Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora".
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