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Sei in /Rubriche/La Locandina/LOCANDINA 2011/16^ Domenica dell'anno A - 2011

La crescita inarrestabile del Regno di Dio che fermenta la storia

LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Le parabole del Regno di Dio sono sette, introdotte di per sé dalla prima, quella del seminatore. Il Vangelo di oggi riporta le prime tre ad essa successive: la zizzania che cresce nel grano, il granello di senape e la pasta che fermenta grazie al lievito. Sembrano tutte variazioni del tema principale, quello del grano, e attirano l'attenzione sulla sua forza germinativa e sul loro modo di crescere e di portare frutto. La prima indica la difficoltà nel valutare la qualità del grano appena spuntato, tanto che lo si può anche confondere con la zizzania. Per noi ciò significa avere pazienza e tolleranza, lasciando spazio all'effettiva forza di maturazione di ogni situazione. Nella seconda Gesù esprime la disparità tra l'apparente insignificanza del seme (in questo caso della senape) e l'immenso valore di ciò che esso esprime: la crescita del Regno di Dio. Viene immediatamente in mente una citazione di Paolo: «proprio ciò che nel mondo è debole è stato scelto da Dio » (1 Cor 1,27). Nella terza parabola di oggi il grano già macinato è diventato farina. È ormai pasta, che impastata con il lievito, sebbene in modo invisibile, comincia a diventare pane. Così è del Regno di Dio, le cui origini e la cui presenza nel mondo sono difficilmente visibili, eppure esso ha una crescita inarrestabile che fermenta la storia. (La foto mostra due mani che impastano della farina mescolata con acqua e lievito)

PREGHIERA
Molti di noi ricordano, al loro risveglio al mattino
le mani che impastavano farina, lievito ed acqua:
una voce ed un volto, la mamma.
Ricordavi di certo anche tu, la tua Madre dolcissima,
e quel profumo di pane che più tardi
avrebbe inondato di fragranza la casa
fissandosi nella mente per sempre.
Pensavi anche a lei, o Gesù, quando dicesti
che il regno di Dio è quel grano,
trebbiato macinato e impastato,
con le sue tante fasi di lavorazione ed i tanti operai,
tutti ugualmente importanti
prima di arrivare alla cottura del pane.
Pensavi a quelle mani che accarezzavano la pasta
come avevano accarezzato te quand'eri bambino
e forse ti balenò già l'idea di volerti far pane
per questa Chiesa, che tua Madre
avrebbe continuato a curare,
contribuendo a impastare
quel Regno di Dio che sentiva proclamare dalle tue labbra. (GM/17/07/11)

Vangelo di Matteo (13,24-43) - In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: "Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?". Ed egli rispose loro: "Un nemico ha fatto questo!". E i servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a raccoglierla?". "No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio"». Espose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata.....».

17/07/2011
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