LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Dopo il discorso della montagna e le parabole del Regno di Dio, il Vangelo di Matteo prosegue mostrando da un lato il rifiuto di Gesù da parte delle autorità e da parte di alcune città toccate dalla sua predicazione. Narra, dall'altro alto, il lento riconoscimento della missione di lui da parte dei suoi discepoli, fino alla confessione di Pietro, che dopo aver gridato nel Vangelo di domenica scorsa: «Signore, salvami!», arriverà poi a proclamare, a nome di tutti: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!». Questa domenica assistiamo a un processo inverso. In una regione pagana una donna cananea si rivolge a Gesù con l'appellativo «Figlio di Davide», cioè Messia, per poi invocare espressamente «Signore, aiutami!». Alla precisazione di Gesù che il suo compito messianico riguarda gli Ebrei, che sono chiamati «i figli», la donna non si dà per vinta e intravede nella sua missione un valore universale. Ribatte che i pagani hanno diritto almeno alle briciole del banchetto preparato da Dio e ora inaugurato e offerto da Gesù. In realtà la prima lettura le dà ragione, mostrando l'universalità della chiamata di Dio alla salvezza.
(Particolare dell'Hungertuch Misereor 1982, opera di Jacques Chéry, con in alto a destra la scena di una tavola imbandita per gli uomini di ogni razza).
Preghiera
A me e a tanti di noi, Gesù, tu non hai dato solo briciole,
hai offerto il cibo abbondante dei figli,
anzi hai dato te stesso,
come anche quest'oggi, in quest'eucaristia.
Hai dato a noi una casa che è per tutti i popoli:
una famiglia che si chiama "cattolica"
cioè universale.
Per questo, ti chiediamo, oggi in particolare,
fa' che guardiamo sempre più in là
dei nostri ristretti orizzonti,
dilata gli spazi del cuore e della mente,
per camminare anche noi in regioni straniere
senza sentirci stranieri, né nemici di alcuno.
Aiutaci a capire, a nostra volta,
che noi siamo un popolo "messianico"
e perciò dobbiamo testimoniare
la tua generosità nel mondo intero! Amen!
(GM/14/08/11)
Isaia (56,1.6-7) - Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi. Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli».
Vangelo di Matteo (15,21-28) - In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore - disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.
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