LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - È l'ultima domenica prima dell'Ascensione. La situazione spirituale della comunità è simile a quella richiamata dal Vangelo: Gesù, che sta per lasciare fisicamente i suoi discepoli, assicura loro altre forme realmente efficaci della sua presenza. Sono: la persistenza della sua Parola, da conservare, custodire e praticare; la presenza di un altro "Consolatore, che Egli stesso farà mandare direttamente dal Padre e, soprattutto, il legame saldo e indistruttibile che si realizza tra la stessa vita divina della Trinità e noi "discepoli", che continuiamo a restare uniti nel nome di Gesù. La sua scomparsa sarà compensata dalla capacità che il suo Spirito darà anche a noi "di ricordare ogni cosa". Ricordare che non è solo rammentare, ma, ricalcando l'originale ebraico zakar, è rivivere, cioè riferire all'oggi ciò che sapevamo ieri. Ciò che sapevamo è ancora e resta sempre ciò che illumina la nostra vita, perché la risurrezione di Gesù ci dà un nuovo slancio ed un rinnovato amore verso ogni cosa e verso ogni uomo, verso tutti i popoli, fino a riformulare il Salmo in questi termini: dal momento che il Tuo volto, il volto del Cristo risuscitato dai morti, risplende su tutta la terra, essa con tutti i popoli, trasalisce di gioia. Una gioia che nemmeno in noi deve venire mai meno.
PREGHIERA
A Te che, risorto,
contemporaneamente sei tra noi e ci sfuggi,
vorremmo alzare oggi una preghiera
sommessa e solenne:
come solenni di precarietà e di bellezza
sono queste infiorescenze, che durano solo tre giorni.
Tre giorni che però ricordano,
simmetricamente ai tre soli giorni della Tua morte,
quanto sia bello tutto ciò che viene creato
e che continua in silenzio ad essere acceso
in questo nostro mondo
ed in mondi a noi sconosciuti.
Ti preghiamo che anche questi nostri giorni
rifioriscano, pur nella loro quotidiana routine,
e che sempre ci brilli almeno un raggio
di quella tua Presenza
che fa nuova, accogliente
ed universale ogni cosa. Grazie! (GM/05/05/2013)
Dal Salmo 66 (67) - Ti lodino i popoli,
o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
/ su di noi faccia splendere il suo
volto; // perché si conosca sulla terra
la tua via, / la tua salvezza fra tutte
le genti.
Gioiscano le nazioni
e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con
rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Vangelo di Giovanni (14, 23-29) - [Gesù disse suoi discepoli:] «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
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