LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - C'è per tutti un momento in cui si passa ad una nuova e definitiva fase della vita. Nella maggior parte delle culture il passaggio è rappresentato dai riti di iniziazione. Qualunque sia il simbolismo ad essi collegato, il significato è unico: la consacrazione ad un compito per la comunità, per la famiglia o in genere per gli altri. Venendo in questo nostro mondo, Gesù ne adotta anche il simbolismo vigente ai suoi tempi. Si reca dal Battista per essere "battezzato", cioè immesso fin in fondo - come esprimeva il rituale della totale immersione del corpo - nella sua condizione di inviato e di messia. Come afferma il Battista, Gesù battezzerà in "Spirito Santo" (en pnéumati agìō). È lo stesso Spirito che riceve uscendo dall'acqua e che si rende visibile in forma di colomba. Alla luce del Vangelo di Giovanni, Egli è «l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo», ma anche colui sul quale si vede «lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui» (Gv 1,29- 34). Da qui scaturisce la riflessione che la consacrazione battesimale di Gesù è come indicata da due simboli, che esprimono innocenza, nonviolenza e donazione di sé. Anche nel nostro battesimo è avvenuto qualcosa di simile: abbiamo ricevuto una missione che ci consacra al servizio degli altri, fino al dono di noi stessi. In questa consacrazione riceviamo l'abbondanza dei doni, dei quali parla la prima lettura, un'abbondanza che indica la felicità che può venire solo da un cuore colmo: colmo dell'amore di Dio che spinge continuamente ad uscire fuori di sé.
PREGHIERA
La colomba e l'agnello, due simboli e un unico significato:
le colombe offerte alla presentazione al tempio
e gli agnelli immolati nel pomeriggio della crocifissione.
Due esseri inermi e dolcissimi
il cui silenzio grida l'innocenza.
Sembrano, accanto al Battista,
i testimoni del tuo battesimo, quando tu, Gesù,
scendi nelle acque di questo mondo
che per un attimo sommergono il tuo corpo.
Poi emergi e la colomba ti raggiunge,
ma questa volta rappresenta lo Spirito:
lo Spirito di Dio e il tuo Spirito,
Spirito che viene a planare su questo nostro mondo
con tutto il suo amore, senza imporlo a alcuno,
ma offrendolo discretamente,
come appunto sanno fare la colomba e l'agnello,
che nulla chiedono e che sappiamo
che in nome di Dio saranno immolati.
(GM/08/01/12)
Profeta Isaia (55,1-11) - Così dice il Signore: «O voi tutti assetati, venite all'acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte ... Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. Ecco, l'ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi ... L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie ... Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata».
Vangelo di Marco (1,7-11) - In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
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