LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Per favore, prendimi un pezzo di pane!». Con queste parole il profeta Eliseo chiede aiuto alla vedova di Sarepta, la quale condivide con lui le sue ultime provviste (prima lettura). Nel Vangelo di oggi Gesù elogia la vedova che offre a Dio i pochi spiccioli di cui dispone. Tale racconto sembra simmetrico a quello della 30^ domenica, in cui iniziava a seguire Gesù il cieco guarito, che si era lasciato alle spalle il suo mantello, l'unica sua ricchezza. Tra il dono totale di questi due poveri c'è l'insegnamento di Gesù di domenica scorsa, che sinteticamente recita: «Ama Dio con tutto te stesso, ama gli altri come te stesso!». È appunto ciò che fanno il cieco guarito e la vedova venuta al tempio. Lo stesso aveva fatto la vedova con Elia. Di certo si tratta di persone che dimostrano un amore totale per il Signore, anteponendo il dono a Dio persino alla propria vita. Dimostrano anche, contemporaneamente, un amore conforme a quello richiesto da Gesù per il prossimo, che per loro è rappresentato dagli uomini di Dio. È vero, ci sono anche coloro che, sfruttando la buona fede dei semplici, approfittano del loro ruolo "religioso" per ricavare onori, ricchezze e carriera. Di costoro Gesù traccia un identikit, che sarebbe grottesco se non fosse tragico; ma ci sono anche coloro che, al pari di lui e degli apostoli, vivono della condivisione dei poveri e restano poveri come loro e insieme con loro. Per noi non è facile restare così, ma è la strada di Gesù. Ed è l'unica che porta al banchetto eterno.
PREGHIERA
Cammino anche oggi, come altre volte,
ai bordi di un banchetto,
ma per me non è una novità,
perché vedova fin dalla mia giovinezza,
ho spesso sentito, più che visto, il mio prossimo
mangiare in allegria mentre io restavo in cucina.
E tuttavia la gioia degli altri è stata
e rimane anche la mia gioia,
quella di chi si rende utile con ciò che sa fare,
perché di suo ha ben poco.
Ma Tu oggi, Signore, valorizzando così tanto le vedove,
mi fai quasi arrossire,
perché mi sento improvvisamente
al centro dell'attenzione e non ci sono abituata.
Ti ringrazio, tuttavia, di avermi pensato,
accorgendoti che nella folla ci sono anch'io,
io, che finché vorrai, Ti seguirò,
sebbene con passo sempre più incerto,
finché non mi chiamerai al Tuo banchetto. (GM/11/11/12)
Dal primo libro dei Re (17,10-16) - In quei giorni, il profeta Elia si alzò e andò a Sarèpta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po' d'acqua in un vaso, perché io possa bere». Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po' d'olio nell'orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo». Elia le disse: «Non temere; va' a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d'Israele: "La farina della giara non si esaurirà e l'orcio dell'olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra"». Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l'orcio dell'olio non diminuì.
Vangelo di Marco (12,38-44) - In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osserva va come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
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