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Dalla Fidas nuovo impulso alla cultura della donazione

Per la Fidas di ADVS di Scalea è tempo di bilanci e di riflessione sul suo operato e sulla sua presenza nella cittadina alto tirrenica. In un convegno che ha visto la partecipazione dei vertici associativi a livello provinciale è stato tracciato il percorso di questa giovane realtà associativa che raggruppa anche i paesi di S. Maria del Cedro, Santa Domenica Talao e Papasidero.

SCALEA - Dopo appena un anno di attività la Fidas di Scalea presenta il proprio bilancio con risultati molto positivi, non solo per l’incremento dei donatori di sangue attraverso l’autoemoteca, quanto per le iniziative attuate e finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica alla donazione, per cui questa associazione entra a far parte a pieno titolo della realtà del volontariato scaleoto.

E’ quanto emerso dal convegno, organizzato dalla stessa associazione: “La donazione del sangue: volontarietà e responsabilità”, tenutosi nell’accogliente salone della Biblioteca comunale di Piazza De Palma.
Dopo un minuto di raccoglimento in ricordo del giovane Francesco scomparso prematuramente, il presidente Fidas Salvatore Bellusci, moderatore del convegno, ha esordito affermando che sono stati raggiunti due importanti obiettivi: l’autosufficienza del sangue che, specialmente nel momento in cui si parla di federalismo, può essere un incoraggiamento alla Calabria per poter puntare sulle proprie forze, e l’affermarsi sempre più della cultura della donazione come dovere civico e non più solo come appartenenza al gruppo familiare. Lo stesso ha anche parlato degli obiettivi per il 2009: iniziative nelle scuole superiori del territorio per raggiungere e sensibilizzare i giovani; apertura sedi Fidas a Scalea, S. Maria del Cedro e S.Domenica Talao; portare l’autoemoteca a Papasidero. Sono seguiti gli interventi dell’assessore Giuseppe Forestieri e del vice sindaco di S. Maria del Cedro Emilio Perri, i quali si sono detti disponibili a sostenere la donazione del sangue in quanto rispondente a bisogni fondamentali di salute.

Il presidente della Fidas di Paola Carlo Cassano, dopo aver ricordato che nell’ultimo anno l’alto tirreno ha visto crescere sette nuove sezioni, ha messo in rilievo gli aspetti volontaristici dell’atto donativo ed ha espresso profonda soddisfazione per i risultati raggiunti dal gruppo di Scalea, comprendente anche i comuni di S. Maria del Cedro, S.Domenica Talao e Papasidero, che in un anno ha incrementato le donazioni del 200%.

Il Direttore del Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Paola Giacomo Ramundo, si è soffermato sul patto di fiducia che raccoglie due responsabilità: quella del donatore che autocertifica il proprio stile e qualità di vita e quella del medico che dà il giudizio di idoneità alla donazione. Sul medico trasfusionista ricadono, quindi, le responsabilità di tutto il processo che và dalla donazione alla trasfusione e la tutela della salute del donatore e del ricevente, il malato.

Presenti all’incontro i rappresentanti di alcune importanti associazioni di volontariato presenti a Scalea: Carmine Colantonio della Croce Rossa Italiana; Enzo Palomba di “Mano Amica”; Antonio Nappa del Centro di aggregazione sociale; Rosanna Valente dell’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno; Marcello Forte del Forum del Mediterraneo; Giovanni Le Rose della Pro Loco; Giuseppina D’Amante del Centro Donna e di Franco Celano, per il “Raggio di Sole” e l’Associazione donatori di organi.

Il sindaco Mario Russo nel concludere i lavori ha espresso vivo ringraziamento alla Fidas ed ai suoi donatori per il servizio altamente umanitario a favore della comunità ed ha invitato le associazioni a lavorare insieme, per esempio nell’ambito della donazione degli organi, dove il discorso stenta ancora ad entrare a pieno titolo nella coscienza collettiva.

A conclusione dei lavori un ringraziamento, da parte di tutti i presenti, ai tanti donatori di Scalea e dei comuni limitrofi che preferiscono l’anonimato, ma sempre pronti a recarsi in autoemoteca periodicamente ed anche in casi eccezionali, così come hanno fatto in tanti in questi giorni rispondendo all’appello dei familiari di una ragazza di S. Maria del Cedro, bisognosa del loro prezioso liquido.

06/02/2009
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