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Le associazioni La Scossa e Scalea Europea lanciano una petizione a favore degli ex operai

Il comunicato delle associazioni La Scossa e Scalea Europea 

Il Presidente Licursi convochi un consiglio comunale per fare chiarezza!

SCALEA - Da ieri è partita una raccolta di firme promossa dalle associazioni Scalea Europea e La Scossa a favore degli ex operai comunali che nei giorni scorsi hanno denunciato a mezzo stampa delle probabili irregolarità di bilancio relative ad alcune sentenze del Tar e determine del Prefetto di Cosenza inadempiute. La Petizione riguarda la questione riportata alla ribalta dall'ex operaio comunale, Damiano Barletta, che dopo anni di attesa, due sentenze del Tar e la nomina di un commissario ad acta da parte del Prefetto di Cosenza, non ha visto partire nessuna procedura amministrativa, da parte dell'amministrazione comunale in carica, finalizzata a regolarizzare il pagamento di diritti lavorativi acquisiti dal 1984 al 1991, dell'ammontare di circa 119.000 Euro.

Dagli atti esposti dall'ex operaio, di fatti, si può notare che l'amministrazione comunale e il consiglio comunale non hanno rispettato, per quanto riguarda il bilancio comunale e le procedure legate all'art 193 e 194 del Dgls 267/00, sulla ricognizione dei debiti, la sentenze del Tar n. 440/05 e n. 312/07, senza non considerare che il commissario ad acta, nominato dal Prefetto per adempiere al pagamento dei diritti degli ex operai, aveva già individuato le voci di bilancio n. 40, 150, 220, 500 e 1700, che alla data 14 luglio 2008 avevano consistenza di fondi, per liquidare le somme dovute. Dai fatti esposti dalle famiglie degli ex operai in disagio non si capisce perché l'amministrazione comunale e il consiglio comunale, anche a seguito nell'ultimo civico consesso legato alla questione dei debiti fuori bilancio e degli equilibri di cassa, non ha rilevato e preso atto del provvedimento amministrativo imposto dalle sentenze del tribunale di Catanzaro, dal Prefetto e dallo stesso provvedimento interno determinato dagli stessi uffici del comune di Scalea.

Dalle omissioni dell'amministrazione comunale sul caso degli ex operai, si potrebbe dedurre che le condizioni del bilancio comunale non sono buone, che la relazione recitata in consiglio comunale dal vicesindaco di Scalea sugli equilibri di bilancio potrebbe essere falsa e che il consiglio comunale avrebbe delle responsabilità chiare sull'inadempiuto, a seguito delle stesse sentenze del tribunale di Catanzaro. Per ciò, la raccolta di firme, oltre ad esprimere vicinanza e solidarietà alle famiglie degli ex operai comunali, sarà inviata al Presidente del Consiglio Comunale, Gennaro Licursi, come istanza per una convocazione straordinaria del consiglio comunale finalizzata a fare chiarezza sulla questione denunciata, non escludendo di sottolineare che sulla vicenda denunciata pubblicamente dall'ex operaio, Damiano Barletta, la corte dei Conti potrebbe addossare le responsabilità dell'inadempiuto direttamente sulle "teste" dei consiglieri comunali, che in base all'art 193 e 194 del dgls. 267/00 non hanno controllato e monitorato lo stato di salute del bilancio.

Scalea l' 21/10/2009

Il presidente dell'associazione La Scossa
Antonio Pappaterra

Il coordinamento dell'associazione Scalea Europea

 

24/10/2009
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