IL SETTIMANALE - Nell’epoca del mercato globale, dei servizi super veloci, efficienti ed efficaci, della perfetta equilibratura della forbice qualità-prezzo, non c’è certamente tempo per provvedere ad installare un semplice coperchio ad una scatola della linea telefonica esterna di una civile abitazione che, ogni volta che arriva la pioggia, rimane puntualmente senza collegamento telefonico da rete fissa. Si dirà, dettaglio insignificante, di fronte al quale forse non vale la pena di prestare troppa attenzione, lasciando poi che la risposta sia affidata a tecnici dipendenti della Telecom Italia Spa o di imprese private i quali, intervenuti sul posto, con grande senso pratico e fantasia non trovano di meglio da fare che, in mancanza del coperchio che compone il kit, applicarvi una volgarissima busta di plastica.
Il tutto, naturalmente, in via assolutamente “provvisoria” in attesa di risolvere definitivamente la questione. Ma il problema sta proprio qui, perché passano anni e ci si rende conto che il “provvisorio”, l’improvvisato e l’approssimativo sono la regola di comportamento che vige e sulla quale si fonda il modo di lavorare anche di avanguardistiche aziende di servizi che rispondono al nome di Telecom Italia Spa. Ma andiamo al caso concreto che ci ha condotto a questa amara constatazione. Orsomarso, fine estate del 2005, G. B. un tranquillo cittadino residente nel caratteristico paesino del Parco nazionale del Pollino si rivolse al 187 per segnalare un disservizio e chiedere un intervento tecnico che lo risolva. La natura del disservizio consisteva nel fatto che durante le giornate di pioggia la propria abitazione, sita in una zona di nuova urbanizzazione, rimaneva puntualmente priva di collegamento telefonico.
“Il personale Telecom intervenuto – scrive il malcapitato utente – dopo aver ripristinato il collegamento telefonico, mi comunicò che l’interruzione dello stesso collegamento era dovuta alla mancanza di coperchio ad una scatola della linea esterna, nella quale, essendo scoperta, entrava l’acqua e che, non avendo un coperchio da istallare, avevano provveduto, in via provvisoria, a tamponare legandoci una busta di plastica. Nel mese di marzo 2007 – continua G. B. – riverificatosi lo stesso disservizio ho richiesto al 187 l’intervento tecnico per la riparazione del guasto. I tecnici intervenuti (pare di una ditta privata) dopo il ripristino del collegamento hanno comunicato, a loro volta, che il disservizio era sempre dovuto alla mancanza di coperchio alla famosa scatola e che non avendo come sostituirlo si erano anche loro avvalsi, in via provvisoria, di una provvidenziale busta di plastica”.
Situazione davvero paradossale, di fronte alla quale verrebbe immediatamente da ridere, se non fosse per una comunicazione della nota azienda nazionale di telecomunicazioni che suona veramente come una beffa ed una autentica provocazione.
“Ironia della sorte – scrive ancora il cittadino utente di Orsomarso – in data 24/3/2007 ho ricevuto sul mio cellulare un messaggio da Telecom Italia con il quale mi è stato comunicato che la riparazione della linea telefonica era stata completata e che, Telecom Italia rimaneva a mia disposizione”.
Una provocazione, dicevamo, che ha fatto perdere veramente la pazienza a G. B. il quale ha deciso di prendere carta e penna e rivolgersi formalmente all’Ufficio reclami della Telecom Italia Spa e per conoscenza all’associazione Altroconsumo per esporre il caso e chiedere di intervenire di conseguenza. “Approfittando allora della disponibilità dichiarata – dichiara sarcastico – chiedo di dare disposizione al personale addetto affinché venga a rimettere altra busta di plastica in quanto l’ultima istallata non ha retto al vento di questi ultimi giorni. Mi astengo dal fare considerazioni in merito – conclude con ben altro tono – limitandomi solo a dire che quanto denunciato è semplicemente vergognoso e chiedo che venga disposto, con urgenza, un intervento tecnico per porre riparo al disservizio tuttora irrisolto. L’Associazione Altroconsumo, della quale sono socio, che legge per conoscenza questa nota, voglia intervenire nel modo che riterrà opportuno”.
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