IL SETTIMANALE - Il consueto saluto e augurio musicale di Capodanno della Banda Musicale di Orsomarso, ha dato inizio “ufficialmente” al nuovo anno 2007. Alle ore 12,30 di oggi la piazza Municipio era piena di gente che si è riunita per scambiarsi gli auguri ed ascoltare i componenti dello storico sodalizio bandistico, intitolato a Francesco Salerno e diretto da Giuseppe Bruno, esibirsi in una serie di brani celebri del loro repertorio. Non è mancato l’entusiasmo e l’armonia fra i presenti che hanno applaudito e accompagnato ritmandoli, brani come la famosissima “Marcia di Radescky”.
Un appuntamento importante quello dell’augurio di capodanno in piazza a Orsomarso, che anche quest’anno ha rinnovato da parte di tutti gli auspici affinché il nuovo anno appena iniziato possa segnare, per questo paese, un periodo di rinascita e di crescita sociale, culturale ed economica. Uno scatto di orgoglio ed una risposta in termini di dignità da parte di tutta la popolazione che possa segnare una svolta decisiva rispetto al declino e alla crisi ormai irreversibile che sembra investire questo paese la cui storia e tradizione ha radici profonde e sicuramente ultramillenarie.
Nei volti un po’ assonnati di tanti dei presenti si avvertiva questa consapevolezza e la speranza che è possibile recuperare fiducia e nuova forza per ripartire verso un futuro da protagonisti e non più e soltanto da semplici comparse o vittime del “già scritto” e “già visto”. Un auspicio che, a dispetto della giornata uggiosa, umida e senza vento, che avvolgeva l’intera valle come in una cappa ovattata, sembra destinato ad diventare la via maestra per non cedere alla rassegnazione e all’ineluttabilità di un destino già segnato.
Intanto, come ogni evento di inizio d’anno, tornano alla memoria e si affollano pensieri, immagini, volti e situazioni che fanno parte del patrimonio del vissuto di ciascuno di noi. Un ricordo in particolare riappare fresco e frizzante, come lo era alcuni decenni fa: un vecchio libro di lettura per le scuole elementari, dopo i racconti, le poesie, i disegni e le storie dei mesi autunnali, ecco apparire la parte dedicata al nuovo anno e in una pagina con bei disegni di bambini e di animali simili ai moderni cartoni animati, una vecchia filastrocca imparata a memoria.
La vogliamo riproporre in quanto essa sembra rappresentare, nella sua grandissima semplicità, lo spirito di capodanno, pieno di prospettive positive, fiducioso in un futuro di pace, fratellanza, amicizia e serenità. Ma anche un vero e proprio inno alla vita, da vivere con semplicità, spontaneità e realismo, con la gioia di esserci, di sorridere al mondo e andargli incontro con la sensazione e gli occhi di chi lo scopre per la prima volta.
Filastrocca di Capodanno
Fammi gli auguri per tutto l’anno
Dammi un gennaio col sole d’aprile
Un luglio fresco
Un marzo gentile
Dammi un pane sempre fresco
Sul cipresso il fiore del pesco
Che siano amici il gatto e il cane
E diano latte le fontane
Se voglio troppo
No darmi niente
Dammi una faccia allegra
solamente.
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