ORSOMARSO - “Orsomarso senza prospettive, il territorio svenduto e abbandonato, frutto di un’Amministrazione Comunale assente”. Non usa mezzi termini il presidente dell’Associazione la Scossa Antonio Pappaterra che analizza la situazione politica, economica e sociale di quello che è uno dei centri più caratteristici del Parco nazionale del Pollino.
“In primo luogo – scrive Pappaterra – c’è una mancanza di volontà e di programmazione che delegittima ogni tentativo sociale di ripresa. Oggi, invece, si ripercuote l’apatia come frutto e forma di una politica che per scelta non deve portare a niente. I titolari di questa ideazione, di questo pacchetto vuoto, usato come strumento aleatorio, sono quelli dell’Amministrazione comunale di Orsomarso, l’aristocrazia eletta che dimentica il valore delle proprie origini. Questi uomini e donne, chiamate a rappresentare il popolo per volontà espressa, una volta sedutisi sulla poltrona, hanno lasciato che il problema territorio si inasprisse e diventasse una proposta da svendere al peggiore offerente oppure per abbandonarlo, fregandosene altamente delle lettere aperte dell’associazione Italia Nostra sulla questione taglio dei boschi e dell’ex assessore all’urbanistica, Pino Blundi, riguardante l’iniziativa di acquisizione al patrimonio comunale delle strutture presenti nelle contrade Tavolara, Massete e Valle Italiana, costruite in territorio comunale dall’allora Azienda di Stato per le foreste demaniali di Castrovillari, nella quale si propone, attraverso azioni di impegno di riprendere il possesso del terreno. Nemmeno una parola di pronunciamento sulle questioni.
I fatti degli ultimi mesi parlano chiaro: cave a cielo aperto nella Contrada Marina, svendita del patrimonio naturalistico dei Monti di Orsomarso, abbandono di proprietà comunali, impianto di depurazione che non funziona da mesi con effetto inquinante elevato, stagione turistica senza programmazione”.
La Scossa denuncia anche il disinteresse generale verso le iniziative culturali delle realtà associative esistenti per cui chiede con forza di “cambiare registro, annullare questa politica e azionare la macchina del cambiamento radicale. Il sindaco Angelo Paravati – conclude sconsolato Pappaterra – ancora una volta dimostra di non essere attento alle questioni del proprio comune, non sente il disagio che lo circonda, non vive più la realtà dei Monti di Orsomarso né capisce il valore e le potenzialità del proprio territorio”.
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