ORSOMARSO - Davvero ingloriosa la fine che si appresta a fare la quarta amministrazione guidata da Angelo Paravati al Comune di Orsomarso. Eletta il 13 giugno del 2004 per un pugno di voti, undici, è stata un’esperienza travagliatissima, con continue crisi e colpi di scena determinati dai contrasti profondi all’interno della squadra degli assessori, rispetto ai quali il sindaco non è riuscito ad impostare una linea coerente di gestione amministrativa dell’Ente, un progetto capace di guardare oltre le beghe quotidiane che invece hanno finito per avere il sopravvento determinando un vero e proprio fallimento politico e amministrativo.
È questo il giudizio unanime che emerge all’indomani della seduta del civico consesso di mercoledì 24 ottobre che ha sancito, nei fatti, la conclusione di questa esperienza di governo al palazzo municipale di via Porta la Terra. Un epilogo che sarà sancito dalla nomina di un Commissario prefettizio e immediata sospensione del Consiglio da parte del Prefetto di Cosenza il quale con propria diffida del 4 ottobre scorso aveva intimato al sindaco Angelo Paravati, a tutti i consiglieri e al Segretario comunale, di approvare il riequilibrio di bilancio entro venti giorni, pena l’attivazione delle procedure di scioglimento del Consiglio comunale.
Condizioni che stavolta si sono realizzate e non sembra siano andate a buon fine i tentativi di mediazione e tutte le alchimie che il primo cittadino ha tentato di porre in essere. Lapidario è stato il giudizio a caldo di Alfredo De Caprio: “Scene come quelle che abbiamo visto ieri sera – ha dichiarato – rappresentano il fallimento completo di una pratica politica e di potere che ha condannato Orsomarso alla decadenza e al degrado più totale, le cui vittime sono tutti i cittadini, mortificati nei loro diritti elementari ad essere amministrati con trasparenza e competenza. Mi auguro che sia fatta chiarezza fino in fondo su tanti aspetti poco chiari della gestione amministrativa e si possa finalmente voltare pagina a Orsomarso, inaugurando una nuova stagione politica basata sul rispetto delle regole democratiche, della correttezza della gestione della cosa pubblica, del rifiuto delle logiche clientelari e degli abusi di potere.
Solo così si potrà restituire speranza e fiducia nel futuro a tanti giovani e alle loro famiglie che, nonostante tutto, hanno scelto di vivere in questo meraviglioso paese. La presenza di tanti giovani ad assistere al Consiglio, che io voglio personalmente ringraziare, è stato per me un segnale molto importante in quanto è il risultato del percorso politico di cambiamento intrapreso tre anni fa con la formazione della lista che ho avuto l’onore di capeggiare”.
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