PARCO DEL POLLINO - Mentre a Roma e nelle alte sfere dei palazzi della politica si discute di chi dovrà succedere al Presidente Francesco Fino alla carica di commissario del Parco nazionale del pollino c’è chi, invece, alla base, rilancia la proposta di secessione costituendo un’area territoriale autonoma protetta nel comprensorio dei Monti di Orsomarso. Promotore dell’iniziativa è il presidente del movimento La Scossa Antonio Pappaterra che ha annunciato l’avvio di un’azione di sensibilizzazione che sarà portata avanti in tutti i comuni del versante tirrenico dell’area protetta.
“La gestione accentrata proposta finora dall’amministrazione dell’Ente – scrive Pappaterra – ha tradito tutte le aspettative, comprese quelle della salvaguardia ambientale. Non si può riporre fiducia nemmeno sulla futura gestione, i territori periferici del Parco sono e resteranno abbandonati persino dal punto di vista ecologico. Credo fermamente che sia arrivato il tempo di chiarire la posizione dell’Ente nei confronti dei cittadini che abitano nel Parco del Pollino, sia per il rispetto delle regole imposte dallo Stato per garantire la salvaguardia ambientale, sia per rispondere alle esigenze di crescita di una comunità che costituisce pienamente la vita nel Parco Nazionale del Pollino.
I poteri politici – prosegue il responsabile de La Scossa – non hanno mai risposto adeguatamente alle esigenze della popolazione del Parco, soprattutto delle popolazioni periferiche come Orsomarso, Verbicaro, Santa Domenica Talao, Papasidero, Aieta, Tortora etc; allo stesso tempo non hanno trovato risvolti positivi, in tutti i settori, compreso la valorizzazione della fauna e della flora delle aree in questione, quei progetti e quel tentativo sussurrato di sviluppo rurale al fine di dare il sostegno delle attività eco-sostenibili per Il Parco, inteso come insieme di una comunità che cresce”.
L’idea è quella di dar vita ad un Comitato per l’autonomia dell’area protetta dei monti di Orsomarso. “Solo così – conclude Pappaterra – siamo sicuri di poter garantire al nostro territorio il giusto equilibrio di distribuzione di risorse e di legislazione territoriale promuovendo al meglio la salvaguardia ambientale del nostro patrimonio ambientale”.
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