ORSOMARSO - Un esemplare maschio di capriolo adulto è stato rinvenuto stamattina sulla riva del fiume Argentino in località Valle del Tufo nei pressi di un ponte di attraversamento del corso d’acqua. Il corpo dell’animale era ancora praticamente intatto, cosa che fa pensare che la morte risalirebbe a non molto tempo prima, era mutilato del palco che era stato strappato via verosimilmente con un’arma da taglio e presentava un foro sulla parte sinistra della schiena attorno al quale vi era una grossa chiazza completamente priva di pelo.
La scoperta è stata fatta da parte di alcuni escursionisti che stavano percorrendo il sentiero numero 1 che costeggia il corso dell’Argentino fino alla località Pantagnoli dove si congiunge con l’antico tragitto che prosegue inerpicandosi lungo le fiancate ripide dell’alta valle fino a raggiungere il Timpone Fornelli, la località Valle Italiana e da lì la Fiumarella di Rossale nel territorio del comune di Saracena. Immediatamente è stato allertato il Comando della Stazione dei Carabinieri di Orsomarso e gli agenti Rosario Internullo e Giuseppe Lamattina della Stazione di Orsomarso del Corpo forestale dello Stato che si sono recati sul posto per fare i rilievi del caso ed organizzare le operazioni di recupero della carcassa e la sua messa a disposizione dell’Istituto di zooprofilassi di Cosenza per gli esami del caso, tendenti all’accertamento dell’esistenza di eventuali patologie presenti.
Contemporaneamente è stato informato anche il veterinario del Parco Bruno Romanelli il quale, trovandosi fuori sede, soltanto domani potrà occuparsi di questo ennesimo rinvenimento di capriolo morto. Verosimilmente, dunque, la carcassa verrà rimossa domani dal luogo in cui si trova e potranno essere effettuati i prelievi di organi sui quali effettuare le analisi da parte dell’ufficio competente. Un ritardo, questo, che potrebbe rischiare di precludere la possibilità di ricostruire un quadro completo di eventuali patologie senza trascurare l’altrettanto importante aspetto riguardante la causa della morte che, alla luce dei segni presenti sulla carcassa, potrebbe essere stata determinata da un colpo sparato da un’arma caricata con un proiettile di quelli usati per la caccia al cinghiale.
Si tratta comunque soltanto di un’ipotesi mentre non presenta alcun dubbio l’interpretazione del macabro e violento rito di sradicamento del palco effettuato da qualcuno che ha voluto farsene un trofeo.
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