Seminascosto fra alte rocce di natura carsica e immerso in boschi di macchia mediterranea, Orsomarso con la sua splendida Valle del Fiume Argentino è un piccolo miracolo della natura. Con un microclima che consente ad una grandissima varietà di erbe, fiori e piante di basso ed alto fusto di crescere in modo rigoglioso e superbo; dalla lussureggiante vegetazione riparia alle piante officinali, alle delicatissime orchidee, l’intricatissima macchia mediterranea che in molti casi si mescola alla foresta di latifoglie di alta quota presentando situazioni veramente sorprendenti. Infine, lungo le pareti rocciose ed inaccessibili delle creste dell’Orsomarso si staglia in tutta la sua imponenza il Pino Loricato, vero fossile vivente che nell’alta valle dell’Argentino raggiunge dimensioni notevoli con i “giganti del Palanuda”. Non meno ricca e varia la fauna selvatica nella quale primeggia per il valore, dal punto di vista naturalistico, il capriolo autoctono, ultimo esemplare della specie “capreolus capreolus”. Accanto a questo importantissimo cervide, spicca anche il lupo appenninico, l’aquila reale, il picchio nero, il gatto selvatico, la lontra e tantissime altre specie.
La popolazione di Orsomarso vive da sempre un rapporto particolare con questa natura aspra, selvaggia e così ricca e varia; un legame inscindibile che è profondamente radicato ed è stato trasmesso quasi naturalmente alle nuove generazioni, un atteggiamento di profondo rispetto che ha consentito di salvaguardare un patrimonio di inestimabile valore. Oltre all’istituzione della Riserva naturale e del Parco nazionale, ricordiamo il riconoscimento come “Sito di interesse comunitario” con la Direttiva “Habitat” dell’Unione Europea. Questa particolare sensibilità verso l’ambiente è pienamente assecondata dagli amministratori locali i quali, ogni anno, in collaborazione con i responsabili della Riserva, mettono a dimora un albero per ogni neonato all’interno dell’arboreto didattico.
La vicinanza con il mar Tirreno ed una buona viabilità, hanno fatto si, per Orsomarso, che si creassero le condizioni ideali per lo sviluppo del turismo “mare – monti”, in poco più di dieci minuti di macchina si può passare, infatti, dalle assolate spiagge della Riviera dei cedri, alla rinfrancante frescura dell’Argentino. Nei suoi 32 chilometri di percorso il fiume presenta le più ricche e varie situazioni ambientali; a partire dall’abitato di Orsomarso e per 7 km, consente una fruibilità per tutti i tipi di visitatori, con angoli suggestivi e spettacolari di rara bellezza. A metà del suo corso, una volta lasciata la strada rotabile, la natura diventa veramente selvaggia, con sentieri sempre più intricati e ripidi, fra pareti rocciose, in un mare verde. Il fiume Argentino fa sentire soltanto la sua voce dal fondo, in un letto nascosto dalla vegetazione e profondamente scavato che diventa un canyon, quasi inaccessibile, fra pareti perpendicolari alte centinaia di metri, in un susseguirsi continuo di cascate maestose. È il wilderness!!
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