Bussetti riflette sulla sua esperienza di sindaco
Con un discorso dai toni molto misurati, tenuto alcune sere fa in piazza Municipio, Lanfranco Bussetti ha riflettuto sulla sua esperienza amministrativa alla guida, per due anni, del Comune di Orsomarso e sulle cause che hanno condotto allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, in seguito alle contestuali dimissioni della maggioranza dei Consiglieri assegnati.
Una vicenda sulla quale molto si era già detto e scritto ma che, ad un anno di distanza, durante il quale l’Ente è stato gestito da un Commissario prefettizio, comincia ad avere una lettura molto meno emozionale e sempre più puntuale ed aderente ai motivi di fondo che stavano alla base di una scelta che, per i diretti interessati, in gran parte consiglieri di maggioranza, fu molto travagliata e assunta dopo non pochi ripensamenti.
“Non sono stato capito” e “Non siamo stati capiti”. Sono state queste le frasi più ricorrenti che Bussetti ha utilizzato per definire le ragioni della crisi e della fine di quella esperienza. Un Bussetti che, al contrario del suo solito, ha usato toni molto pacati e misurati, pur senza risparmiare qualche frecciata polemica a qualcuno dei suoi ex collaboratori, senza tuttavia cedere alla tentazione che pure sarà stata forte, di inveire contro di essi.
La prima parte del suo intervento, che è durato esattamente un’ora, l’ex sindaco di Orsomarso l’ha dedicata proprio ad una ricostruzione abbastanza puntigliosa delle fasi più significative del percorso amministrativo in un Comune, come quello di Orsomarso, che è sempre alle prese con problemi finanziari e che nell’ultimo decennio ha visto ridurre progressivamente la popolazione residente, che si è vista sempre più schiacciata da una pressione fiscale giunta ormai a livelli molto alti, per cercare di garantire almeno i servizi essenziali. In particolare Bussetti si è riferito alla intensa attività di programmazione che ha portato la sua amministrazione all’elaborazione di numerosissimi progetti con l’intento di segnare una svolta nella gestione e nello sviluppo dell’intera comunità in un’ottica comprensoriale. Alcune di quelle iniziative sono comunque andate avanti nel loro iter burocratico e sono in procinto di diventare esecutivi. Nell’elencare tutte queste azioni positive, Bussetti intercalava sempre quel “non sono stato capito”, quasi a voler rimarcare con una punta di amarezza il fatto che quell’esperienza di governo di Orsomarso poteva durare ancora.
Nella seconda parte del suo comizio l’ex primo cittadino del piccolo centro del parco del Pollino, ha presentato la sua candidatura al Consiglio provinciale nel collegio di Santa Maria del Cedro per la lista ‘’Missione sviluppo’’ che, com’è noto, fa riferimento allo schieramento di centrodestra. Anche in questo caso Lanfranco Bussetti ha sviluppato un ragionamento molto ampio che ha toccato tutta una serie di aspetti e problematiche legate ad un’idea di sviluppo e di gestione amministrativa che dovrebbe coinvolgere l’Amministrazione provinciale, come elemento trainante rispetto agli altri enti locali distribuiti sul territorio di competenza.
Nel frattempo la campagna elettorale per l’elezione del sindaco e del nuovo Consiglio comunale di Orsomarso non conosce pause, anche se il tutto viene giocato nel lavoro porta a porta, nei cosiddetti ‘’interventi’’ diretti, che privilegiano il contatto immediato con i singoli elettori. Per quanto riguarda i comizi, si attende ormai la serata di chiusura, dove il giovane Alfredo De Caprio e Angelo Paravati, insieme ai loro sostenitori rivolgeranno gli ultimi appelli ai cittadini.
P.G.S.
09/06/2004
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