TIRRENO - Il coordinamento di zona del Tirreno del Partito della Rifondazione comunista esprime solidarietà al magistrato della Procura di Catanzaro Luigi De Magistris. In un documento approvato nella riunione svoltasi a Cittadella del Capo il sabato scorso i dirigenti zonali del partito di Bertinotti hanno sottolineato il fatto che “non si può stare in silenzio nel sentire gli attacchi, provenienti principalmente dal settore politico calabrese e nazionale, contro il lavoro onesto, generoso e certamente utile alla Calabria, di Luigi De Magistris.
È strano – prosegue il comunicato – che la politica debba appellarsi all'opera di un magistrato per riappropriarsi di un codice etico che essa stessa avrebbe dovuto stilare ed applicare”. Il Prc pone l’accento sulla distanza della politica, e dei loro rappresentanti istituzionali, da un'analisi realistica capace di tentare di dare soluzione ai problemi calabresi. Il riferimento diretto va a quelle che vengono definite “devianze tipiche della nostra regione”, alla “commistione tra politica, criminalità organizzata, massoneria e imprenditoria deviata che mantiene in uno stato di sudditanza tutta la cittadinanza calabrese” che, in mancanza di condizioni di vita dignitose è destinata dai fatti a favorire i privilegi di una casta politica.
“È la casta – afferma il Prc del Tirreno – fatta di quei politici che scambiano voti per poltrone, che intessono relazioni compromettenti con l'imprenditoria di rapina di territorio e risorse pubbliche, con la criminalità organizzata o con la massoneria deviata. In tutto questo si insinua l'opera di uno o più magistrati in Calabria nell'esercizio della loro normale attività lavorativa. La classe politica calabrese dovrebbe fare il proprio dovere di gruppo dirigente nell'indirizzare l'opinione pubblica verso il rispetto delle istituzioni, anche di quella di controllo e di giudizio, come la magistratura. Quasi sempre, invece, ha alimentato e continua ad alimentare le malelingue sui magistrati che indagano su inchieste in cui sono coinvolti i poteri forti; si instaura una solidarietà ipergarantista che è rivolta solo e sempre nei confronti delle stesse classi dirigenti, al contrario del rigurgito securitario che si riserva alle azioni delittuose di migranti, senza casa e senza reddito”.
Il Prc esprime, quindi, pieno sostegno all’azione dei magistrati De Magistris ed Eugenio Facciola, che si occupa della delicatissima inchiesta sul Papa Giovanni di Serra d’Aiello, e chiede che ad entrambi arrivi il sostegno dei cittadini calabresi affinché si vada fino in fondo nella ricerca della verità facendo finalmente giustizia.
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