Il Presidente dell'Associazione “La Scossa” analizza la situazione politica di Scalea e non manca di polemizzare con i Democratici di sinistra locali rei, a suo dire, di non riconoscere il lavoro politico portato avanti dall'associazione, dai Verdi e dal giornale on line Il Faro sui temi più diversi dell'attualità scaleota.
Secondo Pappaterra si tratta di un atteggiamento tipico dei partiti della sinistra che non si muovono secondo una logica di unione, come richiesto invece da Prodi, e più che costruire tentano di distruggere l'operato degli altri perdendo di vista il vero obiettivo che è quello di allargare il proprio consenso nella società attorno a problematiche condivise. Ecco il testo del comunicato che ci è stato trasmesso e volentieri pubblichiamo.
SCALEA - DS: Se volete essere credibili, bisogna riconoscere il lavoro politico degli alleati. Non si può proporre, a distanza di pochi giorni, lo stesso convegno agli stessi invitati, con problemi già trattati e risolti dai Verdi e dalla testata “Il Faro”.
Si deve trovare il coraggio per aprire una fase di dialogo e di confronto sui temi sociali di Scalea con i DS, alienando quel pregiudizio e la scontatezza che regna nell’ala progressista del Paese. I DS non possono continuare battaglie già compiute e concluse positivamente da altri partiti e da altre associazioni appartenenti alla stessa area. Temi scottanti come le questioni antenna Torre Talao, Ospedale, Piazza Caloprese, Cartelle Pazze e Aviosuperfice, sono esempi di proponimento già trattati e in corso di trattazione da parte dei Verdi di Scalea e della redazione del Faro e comunque sono temi che hanno coinvolto gran parte della cittadina non idealmente legata alle logiche di partito e all’impresa socialdemocratica che dovrebbe proporsi per il futuro governo della Città.
Bisogna tener conto di quello che è stato proposto e discusso dalla redazione del “Faro” nel corso dell’anno 2006 e nel convegno di Dicembre, presso “la Biblioteca comunale, sul tema dell’aviosuperfice di Scalea per tre motivi principali.
(1) Il primo motivo è legato all’impegno profuso che la stessa redazione e le associazioni coinvolte, come “La Scossa”, hanno messo per portare a conoscenza la cittadinanza e quindi l’opera di sensibilizzazione, l’umiltà del dialogo avvenuto con i Sindaci dell’area tirrenica e della Basilicata e della Campania, con L’ATICO, con L’amministrazione Provinciale di Cosenza, alla presenza di esponenti importanti dello steso partito dei DS, con le testate giornalistiche delle Tv 105 e di altre televisioni calabresi per promuovere soluzioni aperte al pluralismo e ad confronto: tutto fatto esclusivamente per il bene della Città senza tornaconti personali.
(2) Il secondo motivo riguarda il risultato di questo proponimento: l’aviosuoperfice è stata messa in funzione grazie agli articoli del “Faro” e al dibattito pubblico scaturito dagli intereventi.
(3) Il terzo Motivo è legato agli ideali del centrosinistra che parlano di partecipazione dei cittadini e di pluralismo stesso: i DS non si sono proposti quando “Il Faro” parlava di aviosuperfice, eppure sembra che il Direttore della testata abbia invitato proprio tutti, sia negli appuntamenti di Marzo che di Dicembre 2006. Con questo non solo si vuole dimostrare che gli interventi ultimi del partito DS sono fuori tempo e dettati da quello che si definisce e si potrebbe giudicare come mero pregiudizio, ma che a Scalea, continuando così, non si attuerà mai quell’unione tanto voluta da Prodi e tanto sognata dai veri militanti della bandiera.
Tutto questo perché non c’è dialogo a Sinistra e se c’è resta legato a logiche personali e non nell’interesse di allargare gli schieramenti e gli orizzonti. Insomma, le sinistre scaleote, visto il continuo parlottare secondo “partito preso” non faranno mai presa sull’opinione pubblica, perché, dopo tutto quello che ognuno può fare di buono per il Paese, alla fine evince il risultato oscurantista suicida delle stesse espressioni ideali, alla fine Vince il disaccordo e la classica “zappata sui piedi”che smorza ogni slancio verso il futuro e dà Potere alle destre e alla logica utilitaristica che tanto a Scalea sembra piacere, ma che in fondo, attraverso il precariato, azzera il presente e non da sconti nemmeno alle prossimo generazioni.
I Ds sono un partito che fonda la propria bandiera sulla tradizione democratica e socialista del Paese, ma per conquistare le masse devono guardare fuori l’uscio del proprio giardino e considerare l’operato dei propri alleati, senza tentare di distruggerlo, quando dimostrano il loro valore. Altrimenti si rischia di perdere quello che ogni dirigente di Sezione vuole raggiungere: la capacità di rappresentare realmente il cittadino in seno alle istituzioni.
Scalea Lì 24/02/07 - Il Presidente dell’associazione “La Scossa” - Antonio Pappaterra
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