I Verdi molto soddisfatti del risultato elettorale

SCALEA - Il gruppo dirigente dei Verdi di Scalea in un comunicato stampa ha espresso grande soddisfazione per il risultato elettorale ottenuto in città dove, con i 362 voti ottenuti ha raggiunto il 6%, diventando così il secondo partito del centro sinistra, dopo l’Ulivo. “Alle ultime elezioni regionali – scrivono gli esponenti del sole che ride – grazie alla candidatura del leader Palmiro Manco, siamo arrivati anche ad essere il primo partito in città con il 20% dei consensi”.
Nel comunicato vengono rimarcati i “cinque grandi successi” ottenuti: la vittoria dell’Unione in Italia; la vittoria dei Verdi a livello nazionale con il raggiungimento del quorum sia alla Camera dei Deputati dopo sono passati da 7 a 16 rappresentanti, che al Senato con l’aggregazione Insieme con l’Unione che ha conquistato 11 seggi. Il terzo punto di successo viene indicato nella elezione di un deputato verde in Calabria, “prima volta nella storia dei Verdi Calabresi”. Seggio che, secondo accordi presi prima delle elezioni, dovrebbe essere appannaggio del segretario provinciale ed assessore alla Provincia di Cosenza, Luigi Marrello.
I Verdi di Scalea – si legge ancora nel comunicato – ringraziano tutti i candidati nella lista dei Verdi alla Camera dei Deputati della Calabria, in particolare i giovani e le associazioni della società civile che hanno sostenuto con forza e determinazione il partito. Non possiamo dimenticare che la forza per vincere queste elezioni è arrivata da tutti i compagni della Calabria, in particolare dalla grande spinta del nostro Assessore regionale, Diego Tommasi, a cui porgiamo il nostro plauso e dal lavoro politico del nostro segretario eletto, Luigi Marrello.
Questa vittoria è dedicata a tutti i compagni Verdi che hanno sognato questo momento tantissime volte”. Nel ribadire, infine, che i Verdi rappresentano una delle forze politiche alternative per il futuro di Scalea, nel documento vi è anche un accenno indiretto ad alcune polemiche prese di posizione nei confronti dello stesso Marrello, rispetto alle quali si afferma che il successo elettorale conseguito “non deve essere rovinato da incomprensioni del passato”.