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Il Parco nazionale del Pollino aderisce a Symbola

ROTONDA (PZ) - Il Parco Nazionale del Pollino, la più grande area protetta italiana, che interessa 192.000 ettari e ben 56 comuni, ha aderito a Symbola la Fondazione per le qualità italiane, presieduta da Ermete Realacci. Un altro importante ingresso dal mondo dei parchi dopo quelli delle Cinque Terre, del Gran Sasso e dei Monti della Laga, del Vesuvio, della Gola rossa e della stessa Federparchi che rappresenta tutte le aree protette italiane.

“L'adesione del Parco Nazionale del Pollino a Symbola rappresenta un punto d'arrivo e, al contempo, di partenza - dichiara Domenico Pappaterra, Presidente del Parco - il Parco calabro-lucano si è impegnato, negli ultimi anni, a valorizzare le produzioni tipiche agroalimentari certificandole con il suo Marchio e sostenendo i produttori nella promozione e commercializzazione dei frutti di questa rigogliosa terra. Abbiamo partecipato alla Campionaria di Milano e alle più importanti iniziative del settore per affermare la tipicità e la qualità del nostro Paniere. I risultati sinora raccolti sono ottimi ed incoraggianti. La strada prescelta di conservare e proteggere l'ambiente e di creare nuovo sviluppo legato alla tutela della nostra biodiversità ripaga e per questo ci ha portato con naturalezza all'adesione alla Fondazione per le Qualità italiane. L'adesione a Symbola diventa un ulteriore stimolo a migliorare la competitività delle nostre aziende nella persistenza della qualità. Certi che questo percorso possa permettere ai nostri giovani di ripensare al loro futuro decidendo di non emigrare più.”

“Un’adesione, quella del Pollino a Symbola, coerente con il progetto di rilancio del Parco, nel segno della qualità con la capacità di produrre tutte quelle innovazioni necessarie ad assicurare un futuro al patrimonio di tradizioni saperi e abilità locali, - commenta Fabio Renzi, Segretario generale della Fondazione - un progetto in grado di consentire conservazione e sviluppo come dimostrano le filiere agroalimentari certificate che, in questi anni, sono nate nel territorio e che costituiscono un prezioso presidio di biodiversità. Per l’Italia, la valorizzazione della qualità territoriale, di cui i parchi sono tra le espressioni più avanzate, ha un valore strategico per assicurare un futuro a molti territori una volta considerati marginali e per rispondere alle esigenze di una migliore qualità della vita dei residenti e di un turismo sempre più orientato ai valori ambientali, etici e culturali.

Fonte: Infoparco - 17 settembre 2008
17/09/2008
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