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I rifiuti solidi urbani mandano in crisi i comuni

BUONVICINO - La raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani rischia di diventare una vero salasso per le casse dei comuni dell’alto Tirreno e per le tasche dei cittadini. Si tratta di un problema molto serio, sollevato da tempo e al centro di un vivace confronto fra i sindaci dei comuni e i livelli istituzionali superiori, con particolare riferimento al Commissario per la gestione dell’emergenza rifiuti in Calabria.
Un autentico grido di allarme è stato lanciato dal sindaco di Buonvicino Giuseppe Greco il quale ha ribadito che la questione è diventata davvero insostenibile da quando sono state chiuse le discariche consortili di Scalea e Praia a Mare, cosa che ha obbligato i vari comuni a conferire i rifiuti raccolti all’impianto della lontana Crotone. “Un circostanza questa che – afferma Greco – ha fatto lievitare i costi di gestione del servizio che è salito vertiginosamente per quasi tutti i comuni, arrivando in molti casi a raddoppiarsi, con conseguenze disastrose per i bilanci già anemici di questi enti”.
Nel caso poi del comune di Buonvicino il tragitto dei rifiuti solidi urbani diventa a dir poco paradossale, infatti i mezzi utilizzati per il servizio di raccolta devono portare il loro carico a Tortora dove esiste al momento l’unico sito idoneo per scaricare il materiale in appositi compattatori che successivamente viaggiano alla volta di Crotone per il conferimento e lo smaltimento. Un autentico “pellegrinaggio” il cui costo, come si può immaginare, lievita in modo esponenziale.
Da quanto ci ha spiegato il primo cittadino di Buonvicino, per raccogliere e portare i rifiuti alla discarica di Crotone vi sono almeno quattro diverse voci di spesa: la prima che riguarda direttamente il comune che si occupa della raccolta e del successivo trasporto con mezzi propri a Tortora, la seconda per lo stoccaggio del materiale nell’apposita stazione, la terza per il conferimento all’impianto della cittadina pitagorica ed una quarta, infine, come tassa da versare alla Provincia per il transito dei rifiuti solidi urbani.
Un meccanismo a dir poco infernale al quale, secondo i sindaci dell’alto Tirreno, si può porre rimedio individuando soluzioni alternative condivise, in parte già prospettate al Commissario per l’emergenza che ancora però, non ha dato segnali confortanti in tal senso.
san.pio gio.
14/03/2006
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