Il Consiglio vota la riperimetrazione del parco
ORSOMARSO – Il Comune di Orsomarso ha fatto propria la proposta di riperimetrazione del Parco nazionale del Pollino così come l’aveva formulata la Comunità del parco circa un anno fa in una seduta nella quale, tuttavia, erano assenti i rappresentanti di Orsomarso, retto all’epoca da una gestione commissariale.
L’argomento faceva parte dell’ordine del giorno del consiglio riunitosi giovedì scorso alle ore 20.30 al gran completo, sia per quanto riguarda i banchi della maggioranza, che quelli dell’opposizione. Ad assistere ai lavori vi era anche un numeroso pubblico che si è mostrato particolarmente interessato alla discussione seguendo le varie fasi del dibattito fino alla fine.
Per quanto riguarda la questione della proposta di revisione del perimetro dell’area protetta, per la parte riguardante il territorio di Orsomarso, c’è da dire preliminarmente che esso ricade all’interno del parco per più di 7 mila ettari di superficie, centro storico compreso. La discussione di una possibile revisione dei confini in senso restrittivo va avanti ormai da oltre un decennio, praticamente dall’atto stesso dell’istituzione del parco agli inizi degli anni novanta del secolo scorso; diverse sono state le ipotesi che, tuttavia, non hanno mai trovato l’accordo di tutte le istanze provenienti dal territorio.
Neanche nel deliberato del Consiglio comunale di Orsomarso di giovedì scorso si è raggiunta l’unanimità, come risulta dal voto di astensione dei quattro consiglieri della minoranza la cui posizione è stata esposta dal capogruppo Alfredo De Caprio che, più che entrare nel merito della proposta, ha lamentato il fatto che è mancato completamente quel confronto e approfondimento con i vari livelli istituzionali coinvolti sulla questione, le associazioni interessate e, più complessivamente, con la popolazione locale. Tutto ciò in virtù di impegni assunti in un precedente Consiglio che aveva rinviato l’argomento proprio per operare le opportune valutazioni che, secondo la richiesta di De Caprio, si sarebbero dovute effettuare attraverso la convocazione di una apposita conferenza di servizi.
In ogni caso la posizione dell’Amministrazione comunale è stata illustrata dall’assessore all’Ambiente Antonio Papa il quale ha precisato di essere fermamente convinto sull’opportunità che la risorsa ambientale e le bellezze naturalistiche che il territorio di Orsomarso offre, debba rappresentare un’occasione decisiva per lo sviluppo economico della comunità a condizione che tale opportunità venga colta pienamente. L’assessore Papa ha inoltre fatto sapere che l’esecutivo ha presentato un progetto di riqualificazione della valle del fiume Argentino che dovrebbe andare proprio in questa direzione.
Nel merito il dispositivo della deliberazione del civico consesso che, di fatto, recepisce quanto deciso in precedenza dall’assemblea della Comunità del parco, prevede l’uscita dall’area protetta delle località denominate Bonangelo, Serra, Mira e Anzo Nicola per una superficie di alcune centinaia di ettari. Di conseguenza il nuovo confine del parco sarebbe delimitato, per questa zona, dal torrente Lino fino alla confluenza con il fiume Argentino a ridosso dell’abitato di Orsomarso e dallo stesso corso d’acqua fino al punto in cui le sue acque si gettano sul fiume Lao.
Una decisione, quella assunta dal Consiglio comunale, che rischia però di scontentare sia le posizioni dei cacciatori, che reclamano da sempre l’esclusione dal parco della località Scorpari, che quelle degli ambientalisti e di parte del mondo scientifico che, al contrario, chiede di non procedere ad alcun arretramento, essendo tali zone di fondamentale importanza per la tutela e la diffusione del capriolo autoctono di Orsomarso.
(san.pio gio.)
24/09/2004
1 commenti.
Per visualizzare lo spazio commenti è necessario accedere al sito.
|
|
|