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Il Consiglio vieta la coltivazione di cave

ORSOMARSO – Davanti ad una platea di pochi intimi, venerdì 26 alle ore 20.00 si è riunito il Consiglio comunale di Orsomarso che ha riguardato, fra l’altro, l’assestamento di bilancio, la regolamentazione della coltivazione delle cave nel territorio comunale e alcune ratifiche di atti deliberativi adottati dalla Giunta municipale.
Per la verità anche fra i banchi del civico consesso si notavano alcune assenze come quella dell’Assessore al turismo Marianna Sisinno, del capogruppo di minoranza Alfredo De Caprio e dell’altro consigliere di minoranza Paolo Befezzi che però era ampiamente giustificato essendo partito per il viaggio di nozze. Nonostante i toni decisamente distesi non sono mancati i momenti di scontro politico che hanno interessato alcune scelte della maggioranza di utilizzo dell’avanzo di amministrazione dell’anno 2003.
Su un punto comunque si sono ritrovati d’accordo tutti, ed è stato quello riguardante la coltivazione di cave per l’estrazione di materiale inerte, nel territorio di Orsomarso. In merito ha relazionato l’assessore al ramo Antonio Papa che ha proposto al Consiglio di vietare per il futuro l’apertura di nuove attività di questo tipo a causa del grave impatto ambientale provocato, ma anche per le conseguenze negative in termini di dissesto idrogeologico per le superfici interessate.
A tale proposito c’è da dire che negli ultimi anni si è sviluppata nella contrada Marina di Orsomarso, a ridosso della ex strada provinciale, una intensa attività estrattiva con l’apertura di numerose cave che hanno in parte fornito materiale inerte per la costruzione dell’aviosuperficie di Scalea, distante appena tre chilometri. In tutto questo tempo si sono levate vibrate proteste da parte di molti cittadini residenti in quella zona che chiedevano con forza la fine di quello che veniva considerato un vero scempio, oltre che un serio pericolo per l’incolumità pubblica per le possibili conseguenze derivanti dall’inevitabile dissesto idrogeologico.
Le proteste non si sono limitate soltanto alle parole, ma hanno prodotto anche una serie di esposti indirizzati, fra gli altri, al Prefetto di Cosenza, alla Procura della repubblica di Paola. Tutte queste iniziative avevano avuto come effetto lo stop delle attività estrattive nella località Marina, ma già da qualche giorno si parlava dell’apertura di una nuova cava poco più a monte, in località Colmone. Adesso, con il pronunciamento del Consiglio comunale di venerdì scorso, di coltivazione di cave ad Orsomarso non se ne dovrebbe sentire più parlare per un pezzo.
(san.pio gio.)
27/11/2004
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