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E' morto Comencini. Padre della commedia italiana

È deceduto il regista Luigi Comencini. Aveva 90 anni. Il grande successo nel '53-'54 con i due film della serie «Pane, amore e...». Ha diretto i principali attori italiani.

ROMA - È deceduto il regista Luigi Comencini. Lo ha comunicato lo studio Lucherini, dove oggi la figlia Cristina avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa, che è stata annullata.
Nato a Salò, in provincia di Brescia, l'8 giugno 1916, con Alberto Lattuada e Mario Ferrari fu il promotore della Cineteca Italiana, primo archivio di film in Italia. A trent'anni debutta alla regia con il documentario «Bambini in città», due anni dopo firma, con «Probito rubare», il suo primo lungometraggio. Il grande successo commerciale, però, arriva con «Pane, amore e fantasia»(1953) e «Pane, amore e gelosia» (1954), con i quali diventa uno dei principali autori del neorealismo rosa. Con «Tutti a casa» (1960) rievoca la divisione dell'Italia dopo l'8 settembre '43. Lavorò molto anche a sceneggiati televisivi di grande successo come «Pinocchio» (1971) con Nino Manfredi e Gina Lollobrigida, e «Cuore» (1984). Dirige gli indimenticabili Alberto Sordi, Silvana Mangano e Bette Davis in «Lo scopone scientifico» (1972), ma anche un giovane Beppe Grillo in «Cercasi Gesù» (1981)

Comencini, il padre della commedia italiana. L'esordio con Totò, i film con tutti i grandi del cinema di casa nostra: dalla Loren a Sordi, dalla Cardinale a Tognazzi e Manfredi

Considerato da molti uno dei padri della commedia all'italiana - assieme a Dino Riso, Mario Monicelli e Ettore Scola - Luigi Comencini lega il suo nome ad alcuni titoli passati alla storia della cinematografia nostrana: da «Pane, amore e fantasia» con De Sica e la Lollobrigida allo scenegagiato tv «Pinocchio», passando per «La ragazza di Bube» con la Cardinale e «La bella di Roma», con Silvana Pampanini. Ma sono almeno una cinquantina le pellicole da lui dirette. Nella sua carriera ha lavorato con tutti i grandi del cinema italiano, da Totò, con cui ha girato nel 1949 il suo primo film di successo, «L'imperatore di Capri» - il debutto era invece stato con il documentario Bambini in città nel 1946, a cui era seguito il primo lungometraggio Proibito rubare -, a Sophia Loren, da Sordi a Tognazzi e Manfredi.

PADRE D'ARTE - Comencini era nato a Salò l'8 giugno 1916. Padre d'arte, le sue figlie Cristina e Francesca hanno seguito le sue orme e sono considerate oggi tra i più apprezzati registi emergenti del cinema di casa nostra. Assieme ad Alberto Lattuada e a Mario Ferrari, era stato promotore della Cineteca Italiana, primo archivio di film nel nostro paese. Prima di mettersi a sua volta dietro la macchina da presa era stato critico cinematografico prima per L’Avanti!, poi pel settimanale Tempo.

06 aprile 2007 - Fonte Corrieredellasera.it
06/04/2007
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