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Aviosuperficie: Geiar chiede chiarezza nei fatti

SCALEA - La Geiar Spa detta le proprie condizioni preliminari per dare la disponibilità a partecipare ad un eventuale nuovo soggetto che dovrà occuparsi della futura gestione dell’aviosuperficie di Scalea. Lo ha reso noto il delegato dell’assemblea dei soci Aurelio Napolitano, a seguito dell’ultima riunione svoltasi ai primi di settembre e che ha fatto il punto della situazione analizzando anche i risultati di questa prima fase di gestione della nuova struttura realizzata nell’ambito del complesso sistema di interventi strutturali promossi dal Patto territoriale dell’alto Tirreno per promuovere lo sviluppo economico del comprensorio.

Un’analisi dalla quale sono emerse soprattutto molte ombre e che ha fatto rilevare una pericolosa tendenza a far diventare marginale un’opera che invece dovrebbe essere il perno di una nuova strategia di crescita di un’economia basata innanzitutto sul turismo ma che vuole anche rilanciare tutte le altre specificità di questo territorio che sono legate anche a prodotti di nicchia connessi con le antiche e tradizionali attività di un’agricoltura che ricerca un rilancio. Il dito sembra essere puntato proprio sugli attuali gestori in scadenza, la società Idroscalo di Napoli che non avrebbe rispettato tutti gli impegni assunti. Una questione complessa della quale i vertici della Geiar Spa hanno discusso con il sindaco di Scalea Mario Russo in un recente incontro durante il quale hanno avuto modo di prendere visione della documentazione amministrativa esistente.

“Da quanto è visibile dall’esterno – ha dichiarato Aurelio Napoletano – i risultati della gestione non sono soddisfacenti, né sappiamo se il gestore ha mantenuto gli impegni contrattuali con l’Amministrazione comunale, ma pare che ciò non sia avvenuto in quanto non risulta che i collegamenti giornalieri previsti con Napoli e Roma, tanto pubblicizzati, siano stati effettuati. La nostra società è disponibile ad avviare trattative con il Comune di Scalea per la trasformazione in aeroporto di terza categoria dell’attuale aviosuperficie, previo il coinvolgimento della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e degli altri enti pubblici territoriali per disegnare un possibile sviluppo del sistema aeroportuale principalmente a fini turistici”.

Il nodo tuttavia da sciogliere resta tuttavia legato ad un’esigenza di chiarezza rispetto a quanto è stato posto in essere in questa prima fase di gestione.

"All'Amministrazione comunale - aggiunge Napolitano - chiediamo di saere se gli impegni contrattuali hanno avuto il loro naturale termine e se tutti gli obblichi sono stati adempiuti, valutando, qualora ciò non fosse avvenuto, i presupposti di una revoca di ogno concessione nel rispetto della legge. Solo in presenza di questi presupposti la Geiar è disponibile ad assumere seriamente impegni che diano prospettive di sviluppo del territorio della Riviera dei Cedri e del golfo di Policastro più in generale".

Annunciando entro breve tempo la convocazione di una nuova assemblea il rappresentante della società di gestione aeroportuali aggiunge: "Non posso non esprimere forte preoccupazione e seri dubbi sugli scenari che potrebbero verificarsi,che trasformerebbero una grande opera pensata al servizio dello sviluppo del territoriio nell'ennesima promessa non mantenuta, nonostante le grandi risorse impegnate, rendendo vane le attese degli imprenditori turistici privati che hanno investito in funzione della struttura aviaria. Ciò - conclude Aurelio Naplitano - non deve assolutamente accadere e chiedo, pertanto, agli enti pubblci protafonisti del Patto territoralie, compresa la Regione Calabria, a prendere seriamente l'iniziativa per quanto di loro competenza, prevedendo anche le disponibilità finanziarie a sostegno del completamento della struttura, coerentemente con quanto già avvenuto nel corso di quest'anno con le altre strutture aeroportuali calabresi. A meno che non si voglia precludere lo sviluppo di questo territorio.
Da parte nostra, assumeremo ogni impegno per fare la nostra parte per l'accompagnamento e la trasformazione dell'attuale aviosuperficie in aeroporto e per la sua gestione".

san. pio gio.
18/09/2007
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