ORSOMARSO - "Il Comune dorme e i soldi non ci sono più". Con questo laconico titolo esordisce il documento diffuso nella mattinata di oggi in paese, il consigliere comunale di opposizione Simone Rienti attacca duramente il sindaco e l'Amministrazione comunale di Orsomarso accusata di essere latitante, di non informare i cittadini su quello che accade nel Paese e all'interno del Palazzo. Ma l'accusa davvero pesante riguarda la perdita del finanziamento di 700 mila euro per il progetto di ristrutturazione e recupero funzionale dell'edificio dell'ex convento di San Francesco. Una notizia che adesso sembra davvero certa e che, sicuramente, farà salire ulteriormente i toni della polemica politica se si considera che la questione era già stata oggetto di un'interrogazione dello stesso Simone Rienti il quale circa un mese e mezzo fa, aveva chiesto chiarimenti sui motivi del mancato avvio dei lavori all'antica struttura ubicata nei pressi del palazzo municipale. Oltre a lamentare la mancata risposta nei termini previsti, Rienti ricostruisce i vari passaggi e le inadempienze che, secondo l'esponente dell'opposizione consiliare, avrebbero portato non solo alla revoca del finanziamento, ma anche all'azione di rivalsa da parte della ditta appaltatrice dei lavori.
"Già a settembre 2009 - scrive Simone Rienti - era stata aggiudicata la gara di appalto per la realizzazione dei lavori e quasi un anno dopo, a luglio 2010, è stato sottoscritto il contratto con la ditta appaltatrice la quale, subito dopo, ha sottoscritto col Comune il verbale di consegna. Per contratto i lavori sarebbero dovuti terminare entro aprile 2011. Il Comune per mesi e mesi ha taciuto verso il Consiglio e verso la cittadinanza. La noncuranza di questi amministratori non solo ha fatto perdere il finanziamento di 700 mila euro ma espone il Comune a pagare il danno subito dalla ditta appalta-trice che ha chiesto qualcosa come 50 mila euro e che con ogni probabilità otterrà con ragione. Oltre al danno la beffa!"
Una responsabilità davvero grave ed imperdonabile, scrive Simone Rienti, che oltre ad aver chiesto un incontro urgente al Prefetto di Cosenza, preannuncia l'intenzione di rivolgersi alla Corte dei Conti per accertare e punire eventuali inadempienze o negligenze che potrebbersi essersi verificate.
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