SANITA' - Mercoledì scorso, a Cetraro, si è tenuto un Consiglio Comunale aperto sulle vicende riguardanti gli Ospedali di Cetraro e di Paola, a seguito della decisione dei dirigenti dell'Azienda Sanitaria di accorpare alcuni reparti dei due nosocomi. Il Partito della Rifondazione Comunista del Tirreno Cosentino, presente nei comitati di protesta nati nei due centri con i Circoli locali, è sbigottito dalle prese di posizione dei politici e consiglieri regionali presenti alla passerella evento, perché solo come tale può essere definita la serata.
Ciascuno di loro, di fronte alle sacrosante prese di posizione del Comitato De Caro, ripeteva come una cantilena di non essere tra coloro che in ogni luogo in cui si recano danno ragione a (e prendono in giro) i cittadini locali.
Eppure di questo si è trattato, fino al punto di sentir dire, come risposta positiva al comitato locale, ad un esponente del nostro partito, portavoce dell'assente consigliere regionale, di sposare di fatto il vecchio piano Cavallo. D'altra parte lo stesso consigliere era assente, guarda caso insieme all'altro consigliere del PRC, anche alla votazione unanime, come sottolineato da tutti i consiglieri presenti a Cetraro, in cui il Consiglio Regionale ha recentemente deliberato di equiparare la sanità pubblica a quella privata IN TOTO.
In questa logica, questi paladini del libero mercato delle cliniche private, chiuderanno tra breve anche i pochi ospedali pubblici che resistono al massiccio finanziamento di quelli privati con fondi pubblici. Se poi, come qualche consigliere ha detto, anche il privato convenzionato è pubblico, gli stessi manager delle Aziende Sanitarie, con gli stessi criteri, dovrebbero poter intervenire, con gli stessi poteri, anche su nomine e su accorpamenti delle varie cliniche succhiasangue del nostro territorio. Vien da pensare che i rivoli di quel fiume di denaro pubblico che arriva ai privati percorrano meandri che non dovrebbero percorrere.
Il nostro Partito ha sempre una posizione d'insieme sulle questioni territoriali e, accanto ai cittadini, PRETENDE che le scelte siano CONDIVISE con gli stessi cittadini, cetraresi come paolani, come anche con gli abitanti di tutti i centri interessati!
In questa logica, che privilegia gli interessi di tutti i cittadini e garantisce dal basso il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, il nostro Partito, a fianco dei circoli locali impegnati nei comitati spontanei che si sono formati, chiede che le scelte in discussione nella stesura del nuovo piano sanitario regionale non siano cosa personale del consigliere Adamo, che le ha esposte, ma siano discusse territorio per territorio con i cittadini locali organizzati.
Mauro Di Marco (Coordinatore di zona del Tirreno Cosentino)
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