La proposta degli ospedali riuniti Praia a Mare - Scalea su un tavolo di confronto. La proposta arriva congiuntamente da Forum del Mediterraneo, PD del circolo di Scalea e Verdi del Tirreno appello per una riforma ospedaliera aperto a tutte le forze politiche.
SCALEASi è svolta nella giornata di giovedì 18 dicembre la conferenza stampa congiunta organizzata dall'associazione Forum del Mediterraneo, dal Pd del Circolo di Scalea e dai Verdi del Tirreno, sulla proposta della riforma ospedaliera dell'ex ASL N.1 di Paola. Sul Tavolo della conferenza, allestito presso la sala conferenze delll'Hotel Sea Breeze di Scalea, Ettore Biondi, presidente dell'associazione Forum del Mediterraneo, Massimo Sisinno, componente del forum della sanità nel PD e Palmiro Manco, portavoce dei Verdi del Tirreno, hanno esposto e chiarito il motivo della loro proponimento per il futuro della sanità nel comprensorio tirrenico e varato la proposta degli Ospedali Riuniti fra Praia a Mare e Scalea, andando anche ad evidenziare la possibilità di una valorizzazione delle strutture ospedaliere unite e a sottolineare l'enorme risparmio economico che si incentiverebbe se l'ASP di Cosenza accettasse le prerogative esposte dal disegno della proposta.
Dopo i discorsi di apertura del presidente del forum del mediterraneo, Ettore Biondi, volto a stimolare l'opinione pubblica sulla questione preoccupante della chiusura degli ospedali e del servizio sanitario pubblico nei territori fra Tortora e Diamante, e il percorso storico ricordato da Palmiro Manco dei Verdi, relativamente ai dilemmi che riguardavano e che sono ancora legate all'ospedale di Scalea e Praia a Mare, la parola è passata a Massimo Sisinno del Pd di Scalea, ideatore principe della proposta razionale della riforma ospedaliera esposta. Da subito i caratteri dello studio minuzioso relazionato da Sisinno sono passati alla necessità di razionalizzare il servizio sanitario distrettuale senza escludere mezze misure verso alcuni sprechi perpetrati dall'amministrazione sanitaria negli anni trascorsi. “La proposta degli ospedali riuniti Praia a Mare – Scalea”,- hanno dichiarato congiuntamente i relatori-, “è possibile.
Basta semplificare alcuni servizi obsoleti all'interno dell'amministrazione sanitaria, tagliare gli sprechi come quello rappresentato dagli uffici amministrativi di Praia a Mare, locati in un edificio privato che costa ai cittadini circa 200.000,00 euro all'anno, mettere in rete le prestazioni di base, investire in tecnologia su servizi di largo uso e puntare nella decentralizzazione d'eccellenza di alcuni servizi come, ad esempio, l'ausilio di una camera iperbarica nella zona che non esiste e altri servizi specificati nella proposta degli ospedali riuniti Praia -Scalea”.
“Occorre che i cittadini vengano resi protagonisti del sistema”- ha dichiarato in sintesi Massimo Sisinno - programmando sulla scorta dei bisogni di salute/malattia di ogni singolo territorio e non in base ai desiderata dei medici e del personale sanitario tout-court, o per assecondare il mercato. Nella proposta per i Riuniti Praia – Scalea abbiamo introdotto dei punti chiave che espongono la reale possibilità, non solo di unire i plessi delle due cittadine e garantire l'efficienza di tutti servizi nel territorio, ma vi è spiegato persino la metodologia che bisogna impiegare per razionalizzare la spesa, incentivare livelli tecnologici del servizio sanitario, risparmiando senza togliere niente al cittadino. Per questo facciamo appello a tutte le forze politiche, ai sindacati, ai cittadini di appoggiare e far propria l'opportunità di questa proposta per il futuro della sanità nel nostro territorio”.
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