PARCO DEL POLLINO - Riperimetrazione in vista per il parco nazionale del Pollino. Almeno così sembra a giudicare dai recenti incontri svoltisi fra i sindaci ed il ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio a Roma. A tale proposito proponiamo alcuni resoconti di organi di stampa locali e regionali.
Dal Quotidiano della Calabria del 7/11/2006:
AIETA - "Non riperimetrazione, ma assestamento dei confini del parco nazionale del Pollino. Sembrano essere queste le indicazioni emerse nel corso di una riunione di circa tre ore svoltasi ieri al ministero dell'Ambiente, alla presenza del ministro Alfonso Pecoraro Scanio e dei sindaci e amministratori di Aieta, con Gennaro Marsiglia, Santa Domenica Talao, con Salvatore Paolino, Grisolia, con Antonio Longo, San Sosti, con il sindaco Bruno, Cerchiara Calabra, con il sindaco Mauro, Verbicaro con Carmine Cirimele, Papasidero con il sindaco Bloise, Orsomarso con l'assessore Papa, Mormanno, e alla presenza del presidente Fino.
Il primo cittadino di Aieta, Gennaro Marsiglia, insieme ai sindaci di San Sosti e Cerchiara Calabra, già da tempo aveva chiesto un incontro al ministero per tornare ad affrontare la questione della cosiddetta riperimetrazione. Il ministro Pecoraro Scanio si è detto disponibile a rivedere i confini rendendoli più marcati, sfruttando quindi, fiumi, strade, crinali e guardando anche all'altitudine dei territori al di sopra dei 600 metri. Ma per il ministro tutto questo non vuole dire retrocedere nel saldo dell'area protetta: fra chi vuole entrare e chi vuole uscire dal Parco non si potrà registrare alcun tipo di arretramento e né sarà possibile per un comune già all'interno dei confini dell'area protetta uscire interamente; è il caso di Tortora.
«Il saldo - ha ribattuto Gennaro Marsiglia - sarebbe negativo per circa tremila ettari. Su 183mila ettari si tratta di una cifra irrilevante, meno del 2% del territorio».
È stato sollevato il problema Castrovillari: «Non è possibile - ha detto il ministro - tenere una mezza città all'interno del Parco e l'altra all'esterno». I sindaci dei comuni hanno individuato una serie di criteri che potrebbero essere adottati per la revisione dei confini che comunque andrebbero resi ben visibili. Il primo è quello dell'altitudine sul livello del mare; per un Parco montano si ritiene che sia sufficiente il limite dei 600 metri; il secondo criterio è quello di evitare isole, sacche e protuberanze nei confini tracciati nel passato sulla carta e non sul territorio.
«Ancora oggi - ha ricordato Gennaro Marsiglia - soprattutto sul versante tirrenico i confini non sono ben definiti e chi transita in quei territori non sa con precisione se si trova all'interno o all'esterno". Nel giro di un mese dovrebbe svolgersi un nuovo incontro per le prime decisioni operative.
Gazzetta del Sud del 7/11/2006:
SCALEA - "I Sindaci dei comuni di Verbicaro, Grisolia, Santa Domenica Talao, Pàpasidero, Aieta ed Orsomarso, hanno incontrato ieri a Roma, il Ministro all'Ambiente e Tutela del Territorio, Alfonso Pecoraro Scanio, per la definizione della riperimetrazione del Parco Nazionale del Pollino. La proposta di modificare l'attuale perimetro del Parco è stata chiesta più volte e a gran voce. Il principio è quello di non far rientrare nell'area particolarmente vincolata, la zona agricola pura, formata da uliveti e pascoli bassi.
La proposta di riperimetrazione, prevede che una parte di "zona 1" del Parco sia con-vertita in "zona 2" in quanto si tratta sì di zona a più basso grado di antropizzazione ma essa è pur sempre ricca di zone coltivate e di attività zootecniche. Al Ministro Alfonso Pecoraro Scanio, è stato chiesto di apportare alcune variazioni nella carta dei nuovi confini e sono stati consegnati gli atti deliberativi dei rispettivi comuni in cui si chiede di escludere dal Parco Nazionale del Pollino alcuni territori.
«Si è trattato di un incontro proficuo - hanno commentato i sindaci - in quanto lo stesso Ministro, ha testimoniato di voler prendere in debita considerazione le proposte avanzate». E confida-no nella sensibilità dell'Assessore regionale, Diego Tommasi, per il raggiungimento degli obiettivi.
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