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Soleo: il Comune di Belvedere prende tempo

BELVEDERE MARITTIMO - Il Comune di Belvedere Marittimo ha deciso di prendere tempo e di non dare il proprio assenso ai lavori di realizzazione di una centrale idroelettrica sul fiume Soleo. La notizia è stata diffusa dalle associazioni ambientaliste del Tirreno, che unitamente al partito dei Verdi e all’associazione L’altra sinistra di Belvedere, avevano preso posizione nei giorni scorsi contro il progetto denunciando i danni ambientali irreparabili agli ecosistemi di questo corso d’acqua, il cui bacino ricade in parte nel territorio del parco nazionale del Pollino.
“Una buona notizia”, dunque, secondo quanto fanno sapere queste organizzazioni, giunta in seguito alla riunione del Consiglio comunale che nei giorni scorsi ha deciso di rinviare la firma della convenzione con la EVA Valsabbia. L’impresa aveva presentato domanda per costruire una centralina idroelettrica cosiddetta minhydro sul fiume Soleo che ha le proprie scaturigini nei monti del parco del Pollino e sfocia nel mar Tirreno in località Calabaia di Belvedere Marittimo.
“La notizia – si legge in un breve comunicato – fa esultare noi ambientalisti che avevamo lanciato l'allarme sul fiume Soleo e avevamo aperto gli occhi su queste società che, per guadagnare soldi, non si fermano di fronte all'ambiente, ai parchi, agli ecosistemi già in pericolo per altri fattori. Speriamo che il ripensamento dell’Amministrazione comunale di Belvedere voglia significare la bocciatura completa di tale progetto che avrebbe messo in pericolo il fiume Soleo e non voglia invece significare solo un tentativo di guadagnare tempo per far abbassare il livello di guardia su questa problematica in attesa di momenti migliori. Noi comunque – assicurano – resteremo vigili”.
Come si ricorderà sulla vicenda della richiesta di autorizzazioni per la costruzione di centrali idroelettriche nei maggiori fiumi del comprensorio dell’alto Tirreno, Lao e Argentino compresi, si era sviluppata un’aspra polemica ed un vero e proprio allarme lanciato da ambientalisti e numerosi operatori turistici che avevano indotto la Giunta regionale calabrese, alla vigilia di ferragosto, ad organizzare un vertice che decideva di bloccare tutte le autorizzazioni.
(san.pio gio.)
21/10/2005
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