LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Con quest'annuncio Gesù inizia la sua predicazione. Il suo messaggio contiene tre elementi: il compimento del tempo dell'attesa, la venuta del Regno di Dio nel mondo e l'invito alla conversione, cioè a rinnovare il proprio cuore, andando oltre la propria mente e rivedendo il proprio modo abituale di pensare (metanoeîte). La novità infatti è costituita dalla presenza di Gesù nel mondo, una presenza che non vuol celebrare se stessa, perché Gesù chiama tutti a cambiare vita e propone ad alcuni uomini di seguirlo, convocandoli. Il termine con cui si indica la chiamata dei figli di Zebedeo è infatti 'ekálesen, verbo da cui ha origine la parola ēkklesía, convocazione. Come Giona ai Niniviti (prima lettura), Gesù rivolge l’invito agli uomini a convertirsi, per conseguire la salvezza, e, andando oltre, costituisce il primo nucleo di coloro che, rappresentando le dodici tribù d'Israele, non sono semplicemente quanti si salvano, ma anche coloro che devono portare a tutti la salvezza («Vi farò diventare pescatori di uomini»).
(Immagine di una barca vuota che sembra avanzare da sola nel mare)
PREGHIERA
La barca è rimasta per ora abbandonata
e così le sue reti.
Vengono quei pescatori con Te, Gesù,
avendo lasciato ogni altra cosa,
e dopo aver tanto ascoltato la voce del mare
che parla il suo antico linguaggio,
oggi odono finalmente una voce nuova, umana.
Sono parole che parlano di Dio e con esse
in Te Dio stesso parla e spiega
che cosa avevano finora atteso,
oltre il sibilo del vento
ed il silenzio delle tremule stelle
in tante notti passate su quel lago.
Ciò che avevano cercato eri proprio Tu,
colui che da sempre ci cerca,
venuto su quella spiaggia,
per chiamarli, come chiami anche noi,
e da lì a poco quella barca diventerà
cattedra dalla quale tu annunzi,
con il Regno di Dio, che il mondo può
cambiare e che di fatto cambia
seguendoti ogni giorno. (GM/25/01/09)
Libro di Giona (3,1-5.10) - Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Vangelo secondo Marco (1,14-20) - Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
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