Le cuoche e i cuochi, con la loro creatività, valorizzano i prodotti del territorio e adattano ai gusti dei consumatori le tradizioni più antiche. Grazie alla rete di Terra Madre i ristoranti diventeranno il luogo in cui i grandi temi di Terra Madre saranno comunicati ai consumatori.
I mille cuochi di Terra Madre 2006, infatti, dialogheranno e collaboreranno con le comunità del cibo e le università di tutto il mondo sulle grandi questioni che mettono a rischio il futuro della produzione alimentare di qualità, così come quello della ristorazione.
Sarò presente all'incontro di Torino dal 28 al 30 Ottobre per per portare la mia esperienza e sottoscrivere l'impegno per una nuova gastronomia.
Contro l’abbandono delle colture tradizionali, la standardizzazione dei metodi produttivi, l’aggressione degli OGM e il dominio delle multinazionali del cibo, i cuochi di Terra Madre 2006 si impegnano ad adottare i prodotti locali di qualità e a farsi portavoce presso la clientela dei ristoranti delle istanze dei piccoli coltivatori/allevatori/trasformatori.
Sono invitati a partecipare a Terra Madre 2006 quei cuochi vicini alla filosofia Slow, che si caratterizzano dunque per attenzione e conoscenza delle materie prime, per una cucina con solide radici nel territorio e per il forte valore accordato alla convivialità nei loro locali.
Inoltre, sono chiamati a prender parte all’incontro con le comunità del cibo di ottobre 2006 quegli chef che godono di una certa rappresentatività nell’ambito della ristorazione, i quali, dopo Terra Madre, potranno svolgere un proficuo ruolo di cassa di risonanza per tutto il settore. Indipendentemente dallo stile di cucina, i grandi cuochi potranno partecipare a Terra Madre se accoglieranno i fondamenti della filosofia di Slow Food: rifiuto degli OGM, cura per la qualità delle materie prime, sensibilità etica, sostenibilità delle scelte.
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