Seduta straordinaria del Consiglio

Seduta straordinaria del Consiglio della Comunità montana ‘’Alto Tirreno’’ di Verbicaro sabato 17 luglio alle ore 17,30.
Non si tratta tuttavia di una riunione di routine, al contrario, al centro della discussione vi è una questione che ha ormai messo l’Ente in condizioni di completa bancarotta finanziaria; una situazione che ha già impedito alla maggioranza guidata dal Presidente Giuseppe Blundi di approvare il conto consuntivo e che ha avuto come conseguenza immediata la nomina di un Commissario ad acta e l’attivazione, da parte del Prefetto di Cosenza, delle procedure previste dalla legge, che porteranno allo scioglimento del Consiglio comunitario.
Del problema si era parlato più volte negli ultimi mesi, anche in relazione ad alcune prese di posizione dei dipendenti dell’Ente e anche di qualche sindaco del comprensorio, che avevano provocato vivaci scambi polemici con la presidenza dell’Esecutivo della Comunità montana. Quest’ultima aveva ripetutamente chiarito che i problemi finanziari erano stati ereditati dalle passate gestioni e che erano in corso trattative ufficiali presso l’Ufficio di Presidenza della Giunta regionale allo scopo di trovare una soluzione che portasse all’inserimento nel bilancio della Regione Calabria della forte somma di cui l’Ente comunitario è debitore nei confronti dell’impresa appaltatrice dei lavori di disinquinamento del tratto costiero alto tirrenico.
L’invito del Presidente del Consiglio della Comunità montana Giuseppe Silvestri è rivolto, oltre che a tutti i Consiglieri assegnati, anche ai sindaci del territorio comunitario compresi quello di Scalea e di Santa Maria del Cedro, ai Consiglieri regionali della Provincia di Cosenza, ai parlamentari del Collegio Jole Santelli e Gino Trematerra, ai Consiglieri provinciali Arturo Riccetti e Antonio Praticò, al Presidente dell’Amministrazione provinciale di Cosenza Mario Oliverio, al Presidente della Giunta regionale Giuseppe Chiaravalloti e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Tutti si troveranno di fronte ad un unico argomento all’ordine del giorno: ‘’Iniziative e proposte per far fronte alla grave situazione finanziaria della Comunità montana alla luce del mancato inserimento di un intervento in favore dell’Ente comunitario nella manovra di Bilancio predisposta dalla Giunta regionale’’. Giusto a titolo informativo, sembra che i legali dell’impresa creditrice abbiano già notificato all’Ente di contrada San Francesco di Verbicaro un formale atto esecutivo che chiede il pagamento, entro i termini stabiliti, di una somma superiore ai tre miliardi e mezzo di vecchie lire che non è in alcun modo nelle disponibilità finanziarie della Comunità montana.
Oggi pomeriggio, dunque, coloro che decideranno di intervenire, oltre al normale confronto politico sulla ricerca delle responsabilità politico-amministrative e delle inadempienze che hanno condotto l’Ente comunitario sull’orlo del baratro, si troveranno anche di fronte alla concreta prospettiva di atti ingiuntivi e pignoramenti che una mancata soluzione concordata con l’impresa creditrice comporterà nell’immediato, ivi compreso il rischio degli stipendi per gli stessi dipendenti.