I dipendenti CMAT in assemblea permanente

Non conosce tregua la grave situazione di crisi della Comunità montana “Alto Tirreno” a causa dell’imminente azione della ditta creditrice nei confronti dell’Ente che, scaduti infruttuosamente i termini, procederà alla prosecuzione degli atti legali previsti in questo caso dalle norme di legge.
Alla luce dei risultati dei risultati infruttuosi delle ultime iniziative messe in atto dalla presidenza comunitaria unitamente a sindaci e consiglieri regionale, tendenti ad ottenere un inserimento nel bilancio della Regione Calabria della somma da versare a favore dell’impresa esecutrice dei lavori del disinquinamento costiero che, a seguito del lodo arbitrale ammontano a oltre 2 milioni di euro, i dipendenti hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione permanente.
In una nota inviata al Presidente della Comunità montana, al Prefetto di Cosenza, al Presidente della Giunta regionale, alle organizzazioni sindacali, ai capigruppo consiliari e ai sindaci del comprensorio ecco cosa scrivono i lavoratori: “I dipendenti della Comunità montana comunicano che a far data dal 2 agosto ’04 sono in assemblea permanente a tempo indeterminato. Tale decisione è determinata dalla gravissima situazione in cui si trovano con il rischio del blocco degli stipendi già dal prossimo mese e del posto di lavoro a seguito della gravissima situazione finanziaria in cui è stato portato l’Ente comunitario per il debito derivante dal lodo arbitrale promosso dalla ditta esecutrice dei lavori di disinquinamento costiero Tortora-Diamante.
L’assemblea permanente, con il blocco di ogni attività – conclude il comunicato – sarà revocata solo allorquando i problemi sopra segnalati non troveranno definitiva soluzione con l’assunzione da parte dell’Ente e delle istituzioni competenti di tutte quelle decisioni atte a risolvere in modo definitivo la situazione descritta”.