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Crisi Comunità montana: difficile mediazione

la sede VERBICARO – Alla Comunità montana ‘’Alto Tirreno’’ si cercano nuove ipotesi di soluzione della profonda crisi finanziaria che, ormai da qualche mese, ne blocca qualsiasi attività. Anche se ancora si tratta soltanto di voci, abbastanza attendibili però, pare che il Commissario straordinario dell’Ente Luigi Pontuale ed i responsabili dell’impresa Lamaro Spa stiano tentando di percorrere altre vie alla ricerca di una soluzione utile che, evitando il muro contro muro, porti ad un risultato che eviti il definitivo strangolamento della Comunità montana e riconosca, nel contempo, i diritti reclamati dalla ditta.
Ad aprire questo spiraglio in direzione di un onorevole compromesso, pare sia stato anche l’esito dell’udienza svoltasi recentemente presso la sezione staccata di Scalea del Tribunale di Paola per l’assegnazione dei fondi alla Lamara Spa che, com’è noto vanta un credito di circa 2 milioni e mezzo di euro per una vicenda di riserve richieste nell’ambito dei lavori del disinquinamento del tratto costiero Tortora-Diamante. Ebbene, pare che al momento non esistessero somme disponibili nelle casse dell’Ente che non fossero quelle a destinazione vincolata per cui, alla Lamara Spa non resta altro da fare che predisporre gli atti tramite i suoi legali per rifare nuovamente la stessa procedura sperando che al prossimo appuntamento non accada la stessa cosa.
La situazione resta comunque molto incerta in quanto, nell’ipotesi peggiore di una prosecuzione della battaglia intrapresa, per l’Ente di contrada San Francesco di Verbicaro sarebbe come andare incontro ad una lentissima ma inesorabile agonia di cui non si intravede neanche lontanamente la conclusione. Ma, d’altro canto, anche per la Lamaro Spa un allungamento all’infinito dei tempi di recupero del consistente credito vantato, significherebbe un ulteriore dispendio di risorse nelle pieghe della burocrazia con il rischio, magari, di rimetterci qualcosa.
È proprio alla luce di questi complicati intrecci che sembra si stia aprendo il nuovo tentativo di dialogo che il Commissario Pontuale sta tentando di mettere in piedi. Affinché però la strada intrapresa possa procedere nella direzione di un’intesa fra le parti, è necessario l’intervento determinante della Regione Calabria alla quale ormai tutti si rivolgono con sempre maggiore insistenza. Recentemente hanno fatto sentire la loro voce i sindaci del comprensorio dell’alto Tirreno cosentino che si sono riuniti a San Nicola Arcella per affrontare il problema dell’Ente sovracomunale giungendo ad una conclusione unanime che è stata sintetizzata in un documento inviato alla Presidenza della Giunta regionale, al Prefetto di Cosenza e al Presidente dell’Amministrazione provinciale di Cosenza. I sindaci dei comuni che gravitano nell’area della Comunità montana ‘’Alto Tirreno’’ hanno fra l’altro messo in evidenza il fatto che l’Ente è praticamente paralizzato, impossibilitato a produrre atti che non siano quelli relativi al semplice mantenimento della struttura, mentre le opere appaltate sono tutte a rischio e quelle da appaltare sono di fatto bloccate.
I sindaci, unitamente al commissario straordinario hanno chiesto, quindi, un incontro urgente alla Regione Calabria, perché si faccia realmente carico della gravissima situazione.
(san.pio gio.)
08/10/2004
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