Adesioni in aumento da parte di numerosi cittadini, fortemente sensibilizzati rispetto ad una problematica di primaria importanza e che riguarda il diritto alla salute e a vivere in un ambiente non avvelenato
SCALEA - Aumentano le adesioni per il comitato contro la discarica di Scalea. Sono oltre 500 i cittadini che hanno aderito al comitato fondato da Antonio Maiuro dei Vas, Umberto Didona, Mauro Filippelli, Davide Manco e Criaco Ferraro nei mesi scorsi. La protesta propagandata e veicolata attraverso il social network Facebook sta raccogliendo testimonianze, filmati e solidarietà anche da parte di numerosi esponenti politici locali. Dall'esperienza del 1° comitato per la bonifica della terza buca della c.da Piano dell'acqua situata nel territorio cittadino nata nel 2007, formato a suo tempo dal gruppo dei Verdi di Scalea, la sezione locale del PD, il PDCI, Rifondazione comunista, dai comitati contro l'elettrosmog del comune di Scalea, dall'associazione La Scossa, dai consiglieri comunali di opposizione e da numerosi cittadini, che portò ad uno scontro con l'amministrazione Russo e non ebbe l'esito di bloccare le realizzazione della discarica, si è praticamente ricostituito l'attuale comitato per affrontare le problematiche legate al probabile inquinamento delle acque e dell'aria provocato dall'esalazioni che invadono la cittadina di Scalea e le acque del canale Cornale, recentemente messo sotto osservazione dagli ambientalisti del tirreno.
Al comitato hanno aderito come promotori anche altre forze politiche e come promotore dell'iniziativa, portata di nuovo alla luce dei riflettori, si sta prodigando fortemente anche l'associazioni Scalea Europea e, oltre ai fondatori del gruppo, i cittadini iscritti Andrea De Vito, Francesco Mayerà e Pistorino Giovanni. Inoltre, nella cittadina è stata avviata anche una raccolta di firme per aderire alla petizione avviata dalle associazione Vas, La Scossa, Scalea Europea e dai comitati contro l'elettrosmog guidati da Luisa Di Cristo.
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