LA LOCANDINA di don Giovanni Mazzillo - Il Vangelo di Luca, dopo le accurate ricerche delle quali ci informa, ci conduce nella sinagoga di Nazaret, dove Gesù, ripieno di Spirito Santo, proclama di essere stato consacrato per realizzare la liberazione che Dio aveva preannunciato al suo popolo attraverso i profeti. Ne indica la conferma nel profeta Isaia, che anticipava la missione del Messia nella liberazione degli oppressi, nell'annuncio della gioia agli infelici e nella venuta di un tempo di grazia per tutti. Vogliamo accogliere il Messia e seguirlo sulla sua strada proprio in questa stessa direzione.
PREGHIERA
Per noi, Gesù, tu sei
il consacrato di Dio per un compito
davvero speciale,
che stentiamo a capire:
tu vieni ad annunciare il giorno
della liberazione degli oppressi,
la festa dei poveri e dei derelitti,
il tempo della grazia e del riscatto.
Ora che sei venuto,
fa' che non ci tiriamo indietro,
perché la tua missione richiede
di essere continuata da noi tutti.
Vogliamo essere in prima fila anche noi,
per testimoniare che le attese
del cuore umano non sono vane;
tu, liberatore degli oppressi,
aiutaci a spezzare le catene
che ci avvincono ancora! Amen! (GM/21/01/07)
Libro di Neemìa (8,2-10) - In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d'intendere; tutto il popolo tendeva l'orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza. Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. I levìti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemìa, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemìa disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».
Vangelo secondo Luca (1,1-4;4,14-21) - Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l'anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
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