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Vanità delle vanità. Tutto è Vanità.

LA LOCANDINA - Il desiderio di accumulare beni durante la vita è uno dei più antichi e purtroppo uno dei più frequenti. Quando predomina sugli altri scopi della vita, diventa devastante. Contro tutto ciò si esprime con forza il Vangelo di oggi: «Questa notte stessa morirai e tutto ciò che hai accumulato di chi sarà?». Si potrebbe rispondere che sarà degli eredi, ma è una ben magra consolazione. In effetti l’ingordo che pensa solo ad arricchirsi materialmente soffre in tutti gli stadi della sua vita: non si dà pace per accumulare i beni; si preoccupa continuamente di perdere il suo patrimonio e soffre infine al pensiero che dovrà presto lasciarlo. La tragedia è che,così facendo, non riesce a scoprire nessun’altra ragione per vivere e per morire. Perde davvero il meglio di ciò che la vita stessa può offrire: la gioia che solo i rapporti gratuiti possono dare. Tra questi c’è in primo luogo quello con Dio. Averne cura e dedicarsi a lui è l’unico arricchimento di se stessi che non verrà mai meno.

PREGHIERA
Qui da noi case d’altri tempi e campagne
spesso abbandonate
visualizzano l’amara constatazione
che tutto è vanità ed inutile affanno.
Che cosa dobbiamo fare allora, Signore,
lasciar marcire ogni cosa
e disimpegnarci del tutto?
No, perché tu ci dici
di «arricchire davanti a Dio»,
e non di accumulare per noi stessi.
Davvero smarrisce se stesso
chi parte da se stesso e si ferma
sempre e solo a se stesso.
Ci hai fatto per donare e ricevere,
per comunicare ed amare.
Ci hai fatti perché il nostro animo
più libero di un gabbiano
possa spaziare nell’immenso
e attraverso di esso in ogni momento
ti possa raggiungere. (GM/05/08/07)

Libro di Qoelet (1,2; 21-23) - "Vanità delle vanità, dice Qoelet, vanità delle vanità, tutto è vanità. Infatti, ecco un uomo che ha lavorato con saggezza, con intelligenza e con successo, e lascia il frutto del suo lavoro in eredità a un altro, che non vi ha speso nessuna fatica! Anche questo è vanità, è un male grande. Allora, che profitto trae l'uomo da tutto il suo lavoro, dalle preoccupazioni del suo cuore, da tutto ciò che gli è costato tanta fatica sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolore, la sua occupazione non è che fastidio; perfino la notte il suo cuore non ha posa. Anche questo è vanità".

Vangelo di Luca (12, 13-21) - "Or uno della folla gli disse: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità». Ma Gesù gli rispose: «Uomo, chi mi ha costituito su di voi giudice o spartitore?» Poi disse loro: «State attenti e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall'abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita». E disse loro questa parabola: «La campagna di un uomo ricco fruttò abbondantemente; egli ragionava così, fra sé: "Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?" E disse: "Questo farò: demolirò i miei granai, ne costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni, e dirò all'anima mia: «Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; ripòsati, mangia, bevi, divèrtiti»". Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?" Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio».

05/08/2007
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