ORSOMARSO - L'antica campana di bronzo del santuario rupestre di Santa Maria di Mercurio, nel comune di Orsomarso, è stata ritrovata dopo sei anni dalla sua misteriosa scomparsa. La cronaca dell'epoca che potete rileggere sul link http://www.abystron.org/pub/Print.aspx?id=1696 , parlava di probabile trafugamento su commissione di mercanti di opere d'arte ed in tal senso si erano indirizzate le indagini da parte della Stazione dei Carabinieri di Orsomarso e del Nucleo dell'Arma specializzato in questo tipo di investigazioni. Raccontavamo anche dell'impatto, fra lo sgomento e l'incredulità, che aveva provocato l'assenza della campana che per oltre tre secoli aveva richiamato a raccolta la comunità circostante e dei paesi vicini, nel tradizionale appuntamento annuale riservato al culto della Vergine venerata nel piccolo santuario.
Le circostanze del ritrovamento non mancheranno di alimentare ulteriori ipotesi interpretative su una vicenda che, nonostante il suo lieto fine, presenta ancora qualche lato oscuro. La campana è stata, infatti, ritrovata casualmente nella giornata di mercoledì 17 aprile intorno a mezzogiorno, all'interno del piccolo vano annesso all'edificio sacro e posto al lato della porta di ingresso che guarda a ovest, sul ciglio del costone roccioso che domina l'ampio letto del fiume Lao. A notarla, seminascosta all'interno di un vecchio mobile in legno, il consigliere comunale Antonio Pappaterra ed un suo amico, che stavano facendo una breve escursione nella zona. Immediatamente i due hanno avvisato i militari della Stazione dei Carabinieri di Orsomarso i quali, dopo aver recuperato il prezioso oggetto, non hanno avuto difficoltà nel riconoscere in esso quello sparito sette anni fa e oggetto di continue ricerche. A giudicare dalle condizioni in cui è stata ritrovata, ricoperta in molte parti di terra, sembrerebbe che gli ignoti trafugatori, forse pentiti del loro insano gesto, o probabilmente resisi conto dell'impossibilità di piazzare il pezzo sul mercato illegale delle opere d'arte rubate, avrebbero riposto successivamente la campana all'interno del vano in cui è stata rinvenuta, utilizzato come deposito di attrezzi e accessibile a chiunque. Insomma, un vero e proprio giallo in piena regola di cui si sa con certezza che l'antica campana era stata divelta dall'arco in pietra posto all'estremità ovest del tetto della navata del piccolo santuario mariano, nel periodo precedente la ricorrenza della festa religiosa dell'anno 2007 e che da allora se ne erano perse completamente le tracce.
Del ritrovamento è stato subito informato anche il parroco di Orsomarso don Mario Spinicci, mentre la notizia si è rapidamente diffusa nel piccolo centro montano alto tirrenico ed ha fatto registrare viva soddisfazione anche in vista dello svolgimento del consueto appuntamento della seconda domenica di maggio durante il quale si svolge il pellegrinaggio e la celebrazione della messa in onore della Madonna di Mercurio. Qualcuno non nasconde il desiderio e la speranza di rivedere per quell'occasione la campana bronzea di nuovo al suo posto, e ascoltare il suo richiamo argentino dopo sei anni di silenzio.
Il ritrovamento ha fatto naturalmente guardare con attenzione la campana di bronzo e le informazioni su di essa contenute e impresse al momento della sua fusione. Leggiamo innanzitutto che la sua realizzazione risale all'anno 1694 ed è opera di un certo maestro campanaro Antonio Vacca di Orsomarso, che la offrì per sciogliere un voto in onore della Beata Maria Vergine di Mercurio (SVNTIBVS MAG * ANTONIO VACCA AB VRSOMARSIO VOTI CAVSA B* V* M* DE MERCVRIO).
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