ORSOMARSO - C'è aria di rivolta da parte di alcune associazioni che hanno appreso in via ufficiosa la notizia della volontà dell'Amministrazione comunale di destinare i locali di Piazza Municipio a sede della Stazione del Corpo Forestale dello Stato, attualmente ubicata presso il Centro visite del Parco nazionale del Pollino in Piazza Giannini. Tale decisione provocherebbe l'inevitabile "sfratto" del Centro sociale di Orsomarso e dell'Associazione Augusto D'Aolio, che attualmente usufruiscono dei locali in questione.
Stefano Sangiovanni, presidente dell'Associazione culturale Abystron, è stato il primo a manifestare ufficialmente il proprio dissenso e preoccupazione nei confronti dell'Amministrazione comunale con una lettera che è stata recapitata al primo cittadino nella giornata di ieri. «Abystron, come è risaputo, - scrive Sangiovanni - non gode di alcuno spazio pubblico da potersi utilizzare come sede delle proprie attività. Nonostante ciò, in più occasioni, ha avuto la possibilità di essere ospitata nei locali di piazza municipio per lo svolgimento di incontri, presentazioni e dibattiti di natura sociale e culturale. Questi spazi sono rimasti praticamente gli unici a disposizione agli interessi collettivi di diverse realtà associative: se anche questi dovessero essere tolti alla comunità, nel nostro comune verrebbe inferto un ulteriore duro colpo alle possibilità di incontro e di confronto sociale».
Nella giornata di ieri abbiamo appreso, inoltre, che anche i responsabili del Centro sociale e dell'Associazione D'Aolio hanno scritto al sindaco per esprimere la propria netta contrarietà rispetto all'iniziativa assunta.
Registriamo, infine, anche la presa di posizione del Consigliere di opposizione Simone Rienti che ha dichiarato: «Spostare la Stazione del Corpo Forestale dello Stato nei locali di piazza Municipio rappresenterebbe l'ennesima cattiva mossa dell'Amministrazione Candia. In primo luogo perché il Corpo Forestale ha già a sua disposizione il palazzo delle ex-scuole media, di proprietà dell'Ente Parco; poi perché si andrebbe ad escludere alla disponibilità collettiva l'unico spazio rimasto. Ormai non ci meraviglia il fatto che tutte le scelte siano prese nel privato delle loro stanze, senza coinvolgimento alcuno dei cittadini. Anche in questo caso il sindaco Candia, con la sua maggioranza, mette in evidenza l'assoluta mancanza di rappresentanza istituzionale nei confronti degli enti sovracomunali, non tutelando in alcun modo le risorse del paese che vengono utilizzate senza ritorno alcuno».
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DI ABYSTRON
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