Riconosciuti i loro sforzi "per diffondere maggiore conoscenza sui cambiamenti climatici". L'ex vice-presidente americano che ha dedicato al tema un documentario che ha vinto l'Oscar, e la Commissione clima dell'Onu, sono stati premiati con il Nobel per la pace 2007
OSLO - Il premio Nobel per la pace è andato all'ex vice presidente americano Al Gore e al Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (Ipcc) dell'Onu. Il vice di Clinton è stato premiato per il suo impegno e per la sua azione di sensibilizzazione sui rischi dei mutamenti climatici. Impegno che ha preso la forma del film-documentario "Una scomoda verità", successo mondiale e premio Oscar 2007 come miglior documentario e per la migliore canzone originale.
Il gruppo di esperti intergovernativo. L'Ipcc, Intergovernmental panel on climate change, è il comitato scientifico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, la World Meteorological Organization (Wmo) e l'United Nations Environment Programme (Unep) allo scopo di studiare il riscaldamento globale. I rapporti periodici diffusi dall'Ipcc sono alla base di accordi mondiali quali la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) e il protocollo di Kyoto che la attua. Il comitato è organizzato in tre gruppi di lavoro: il primo incaricato di valutare gli aspetti scientifici dei fenomeni; il secondo le conseguenze del cambiamento climatico e le possibilità di adattamento; il terzo analizza le soluzioni per limitare le emissioni di gas serra.
Le motivazioni. La motivazione del premio da parte del comitato per il Nobel, che ha scelto i vincitori fra 181 candidati, recita: "per i loro sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall'uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti". Il premio di 1,5 milioni di dollari verrà così diviso in due.
Numero due di Clinton, premio Oscar e paladino della terra. Gore ha trascorso sedici anni al Congresso e otto alla Casa Bianca prima di diventare il più famoso paladino della lotta al riscaldamento del pianeta. Nato il 31 marzo 1948 a Washington, Albert Arnold 'Al' Gore, figlio di un famoso senatore del Tennessee ha respirato politica sin da bambino.
Laureato ad Harvard, Gore non cercò di evitare la divisa (pur essendo contro la Guerra del Vietnam) entrando nel 1969 nell'esercito e finendo per cinque mesi, nel 1971, in Indocina come giornalista militare. Poco prima di essere inviato in Vietnam aveva sposato nel 1970 Mary Elizabeth 'Tipper' Aitcheson, sua compagna di liceo.
Rientrato in patria Gore fece per cinque anni il giornalista passando poi a studiare legge, per poi lanciarsi in politica. Ha fatto il deputato per otto anni (dal 1977 al 1985) prima di passare al Senato dove è rimasto fino al 1993 quando è divenuto vice-presidente degli Stati Uniti, incarico che ha ricoperto fino al gennaio 2001.
Nelle elezioni del 2000 conquistò la candidatura democratica alla presidenza e quando l'America andò al voto i sondaggi lo vedevano collo a collo col rivale repubblicano George W. Bush. La battaglia tra i due fu decisa in Florida, dove, dopo una serie di colpi di scena e aspre battaglie legali, la vittoria fu assegnata a Bush - che nello stato aveva solo 537 voti in più di lui.
La profonda delusione politica lo fece concentrare sull'ambiente. Il suo libro "Una verità scomoda" diventa un bestseller mondiale e il documentario dallo stesso titolo vince nel febbraio di quest'anno l'Oscar. Nel suo discorso di ringraziamento Gore afferma che il problema del clima "non è una questione politica ma ormai una questione morale". In luglio Gore ha organizzato il concerto mondiale "Live Earth" per rafforzare la consapevolezza del problema del clima.
Fonte: La Repubblica - (12 ottobre 2007)
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