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Potere e ricchiezza sono valori ingannevoli

Il monito del Papa: potere e ricchezza "valori ingannevoli".Benedetto XVI tuona contro l'edonismo e il materialismo nell'udienza del mercoledì: "Cristo rifiutò il trionfo per immergersi nella condizione umana".
Alla società indaffarata e carrierista il Papa lancia il monito più scandaloso: “Non considerare il potere, la ricchezza e il prestigio come i valori superiori della nostra vita, perché in fondo essi non rispondono alle attese del nostro cuore”.
Nell’udienza del mercoledì, Benedetto XVI lo ha detto alla folla di piazza San Pietro, ben consapevole che altri milioni di persone sparse nel mondo avrebbero letto o ascoltato le sue parole. A questi ultimi, e non solo ai fedeli, indica un’altra via: “Dobbiamo aprirci all'altro - ha detto - portare il peso della sua vita, aprirci al Padre, entrare insomma nei sentimenti di Gesù: questo sarebbe l'esercizio quotidiano per vivere da cristiano”.
L’esempio viene dall’alto. “Cristo - ha spiegato - non usa il suo essere pari a Dio, la sua dignità gloriosa e la sua potenza come strumento di trionfo, segno di distanza, espressione di schiacciante supremazia. Anzi, egli spogliò, svuotò se stesso, immergendosi senza riserve nella misera e debole condizione umana”. E’ debole e fragile la condizione umana, sottolinea Papa Ratzinger, una “realtà segnata dalla sofferenza, dalla povertà, dal limite e dalla morte”. Inutile quindi rivestirla dei sogni illusori dettati dal piacere e dall’ambizione.
La folla di San Pietro, circa 25mila persone, ha dimostrato di apprezzare, ricambiando il messaggio del pontefice con un lungo applauso. Molto umanamente, il Papa se ne è compiaciuto: “L'amore per il successore di Pietro in Italia è forte”, ha detto. Non solo in Italia. Il patriarca di Mosca Alessio II loda Benedetto XVI per il suo “potente intelletto” e per la sua strenua difesa dei “valori cristiani tradizionali”.
Potrebbe finalmente aprirsi la porta della Russia per il successore di chi a quella porta ha bussato invano per 14 anni: il patriarca si è detto disponibile a ricevere una sua visita a Mosca, se il nuovo papa mostrerà “forza di volontà, saggezza e tatto” nei confronti della chiesa ortodossa russa. La notizia arriva dal quotidiano moscovita Kommersant, che ha intervistato Alessio II.

Fonte: Tuoquotidiano.it

02/06/2005
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