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Palmari al posto dei libri

Un bambino di nove anni studia su un computer palmare Le favole di Esopo si leggono su internet. È la scuola del futuro, un futuro che è già qui. Sembra infatti che i libri siano passati di moda, specialmente negli Stati Uniti, dove in molti distretti scolastici sono già stati rimpiazzati da laptop di ultima generazione, Pda (Personal Digital Assistant), lettori Dvd. L'ultima novità, pubblicata sulla rivista tecnologica Wired, viene dalla Ridgeview Elementary School di Olathe (Kansas), dove bambini di 12 anni utilizzano il Palm, un minicomputer da tasca, per leggere, scrivere, studiare la matematica e persino i geroglifici egiziani. I contenuti? Si scaricano da un sito "linkato" nella home page della scuola stessa.

Gli strumenti che una volta erano destinati ai top manager diventano i mezzi di studio e apprendimento dei più piccoli, un trend che sta conquistando tutti gli Stati, tant'è che lo scorso anno un'indagine della Quality Education Data ha rilevato che il 28 per cento dei distretti scolastici americani mettono i palmari a disposizione di studenti e insegnanti e che un quarto dei computer presenti nella scuola è un portatile.

Una delle prime scuole ad adottare il Palm è stata, nel 2001, la Yankton High School del South Dakota, seguita da un istituto dell'Arizona che addirittura quest'anno è diventato "textbook-free", si è sbarazzata cioè dei libri di testo, rimpiazzati dai laptop, uno per ogni alunno. Il distretto della Ridgeview ha speso quasi due milioni di dollari per acquistare tutto l'apparato tecnologico: lettori Dvd-Vhs, computer palmari, schermi ad alta risoluzione, pc di ultima generazione, mouse e tastiere wireless, tutti connessi al computer dell'insegnante. La scuola ha scelto i Palm Z71 e 72 per le classi quarta e sesta (9 e 11 anni), due modelli dotati di schermo a colori, lettore Mp3, fotocamera digitale e di connessione a internet.

La prima insegnante a utilizzare questo nuovo metodo di insegnamento in Kansas è stata Regan Veach della Ridgeview Elementary School. Tramite dei software appositi si riesce ad attualizzare anche i classici come Esopo: lo studente può scaricare gratuitamente da un sito dedicato le favole di Esopo, con un programma chiamato ebookstudio le formatta in modo da renderle leggibili dal Palm e poi le può animare con un altro software, il TealPaint.

Anche i compiti vengono svolti più velocemente, le lezioni risultano più piacevoli e veloci da assimilare, anche per coloro che hanno maggiori difficoltà coi metodi tradizionali.

Le preoccupazioni per quelle che vengono definite le generazioni "digital natives" non sono poche però. Innanzitutto il metodo tradizionale è quello che consente una memorizzazione più lenta ma più duratura, perché i ragazzi hanno bisogno anche di leggere un libro dall'inizio alla fine, capire, rileggere e sfogliare le pagine per riuscire a riflettere e analizzare determinati concetti, che possono sfuggire guardando velocemente una pagina su internet.

"E poi c'è il problema economico - spiega la preside della scuola Kelly Ralston -. Abbiamo speso 63 mila dollari quest'anno, un terzo del budget annuale, e il distretto 952 mila dollari negli ultimi quattro anni per dare un palmare a ognuno dei 4.000 studenti. Dobbiamo stare attenti a non creare dei problemi economici alle famiglie, visto che la maggior parte appartiene a un ceto sociale basso".

Intanto Palm, ma anche Microsoft, Hp, Dell, si stanno dando da fare per non perdere l'opportunità di conquistare questo nuovo tipo di clienti con prodotti ad hoc. Stesso discorso per i produttori di software. La corsa tecnologica continua e stavolta si prepara una vera rivoluzione che vede scendere ulteriormente la fascia d'età in cui i giovani si avvicinano all'informatica.

fonte: Repubblica.it
04/01/2006
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