GRISOLIA - I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Grisolia denunciano la presenza di discariche abusive in varie località del territorio del centro alto tirrenico e di reflui fognari a cielo aperto. Lo hanno fatto attraverso la presentazione, ieri mattina, di due distinte interrogazioni rivolte al sindaco e per conoscenza all’Azienda sanitaria n.1 di Paola, al comando Stazione dei carabinieri di Santa Maria del Cedro e del Corpo forestale dello Stato di Grisolia.
Nel primo documento Saverio Bellusci, Luigi Marino, Carmine Trifilio e Giuseppina Germano richiamandosi alla normativa in materia di rifiuti ed in particolare al decreto Ronchi n. 22/97, “informano” il sindaco eletto alle recenti consultazioni amministrative del 3 e 4 aprile scorso, “della presenza di quattro discariche abusive nel territorio di Grisolia distribuite in varie località che per condotta abituale si sono di fatto trasformate in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti”.
Gli interroganti passano poi a specificare in modo abbastanza circostanziato i luoghi trasformati in discariche abusive e la natura dei rifiuti in essi abbandonati, il tutto corredato di ampia documentazione fotografica: la prima discarica viene segnalata in località Serra ed ha una estensione di 120 metri quadrati; in essa sarebbero abbandonati, fra l’altro, frigoriferi, televisori, batterie di auto, cassonetti della nettezza urbana del comune, lamiere ed altri pezzi di carcasse di automobili, divani, materassi, cucine e, cosa ancora più inquietante, la presenza di pezzi di copertura in materiale eternit che risultano essere particolarmente nocivi per la salute poiché contengono amianto.
Gli altri siti che ospitano più o meno le stesse tipologie di rifiuti vengono segnalati in località S. Brancato, lungo la strada che porta al campo sportivo di Grisolia con estensione di circa 80 metri quadrati e in località Rinazzo, sempre nei pressi del campo sportivo; la quarta discarica abusiva che viene infine segnalata nella località Bonia, si estende per circa 120 metri quadrati e si può raggiungere dalla strada che collega Santa Maria del Cedro e Grisolia con ingresso dal bivio nei pressi dei ruderi del castello di San Michele, a circa un chilometro al di là del fiume. I consiglieri comunali di minoranza nel richiamare quanto previsto dalla legge chiedono al sindaco di Grisolia di “voler rimuovere e smaltire al più presto i rifiuti, di ripristinare lo stato dei luoghi, di apporre i divieti necessari nella zona, di emettere ordinanza di divieto e nello stesso tempo di vigilare al fine di tutelare la salute dei cittadini”.
Nella seconda interrogazione gli esponenti della minoranza consiliare di Grisolia segnalano la presenza di una fogna a cielo aperto e di un’altra discarica abusiva lungo la condotta fognaria che da via la Schina attraversa il ‘’sentiero dei mulini’’ che collega Grisolia e Maierà e confluisce sul fiume Vaccuta. “Tale situazione – scrivono gli interroganti – mette in pericolo la salute dei cittadini e nello stesso tempo degrada il territorio danneggiandone l’immagine, poiché il sentiero sopra citato nei periodi estivi è percorso da turisti che amano ammirare le bellezze del nostro territorio. Si invia la presente per quanto di competenza ed in particolare in ordine agli adempimenti obbligatori e si chiede di ripristinare lo stato dei luoghi, di dotare di impianto fognario la zona e di adoperarsi per un sopralluogo urgente al fine di tutelare la salute dei cittadini”.
In tutti i casi segnalati i consiglieri comunali Bellusci, Germano, Marino e Trifilio hanno allegato una puntuale documentazione fotografica ed hanno richiesto, nel contempo, al sindaco di rispondere per iscritto nei termini stabiliti dal regolamento comunale per conoscere le azioni e i provvedimenti che l’Amministrazione intende avviare per risolvere i problemi denunciati.
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