Cirillo denuncia l'uso improprio operai forestali
BONIFATI - Il coordinatore del Movimento ambientalista del Tirreno Francesco Cirillo denuncia un uso improprio degli operai idraulico-forestali nel comune di Bonifati. In una lettera indirizzata al Sostituto Procuratore della Repubblica di Paola Eugenio Facciola, all’assessorato regionale alla Forestazione e all’Afor, si afferma che ormai da mesi nella cittadina tirrenica si vedono operare nei centri abitati della frazione di Torrevecchia e Cittadella del Capo, “probabilmente – scrive Cirillo – su disposizione di qualche onnipotente assessore comunale che invade con prepotenza le altrui competenze in materia, a tal punto da stabilire autonomamente il loro utilizzo”.
Si tratterebbe, secondo gli ambientalisti, di un uso improprio di questa forza lavorativa che viene distolta dalle proprie mansioni per essere adibita a “pulisci spiaggia, cantonieri, netturbini, carpentieri e muratori per erigere muri nei centri abitati”. Francesco Cirillo invoca, quindi, la legge regionale n.20/92 che disciplina gli interventi in materia di forestazione in Calabria ed assicura la gestione delle foreste regionali al fine di migliorare le funzioni produttive e sociali dei boschi esistenti, concorrere alla tutela dell'ambiente ed alla difesa idrogeologica del territorio, alla valorizzazione delle attività agro-silvo-pastorali e turistiche nelle aree interne, collinari e montane, al miglioramento delle condizioni di vita e di sicurezza delle popolazioni interessate.
“E' questo il vero e grande scandalo della forestazione in Calabria. – aggiunge il coordinatore del Movimento ambientalista del Tirreno – Più volte, provocatoriamente e retoricamente sono stati interrogati i vari responsabili competenti se per caso l'azienda forestale non sia divenuta anche socia dell'Anas, o di Trenitalia. Mentre però vengono eseguiti lavori di competenza dell'Anas, della Ferrovie e dei Comuni, la strada che dalla frazione Torrevecchia di Bonifati porta al lago Penna, costruita anni addietro dagli Operai Forestali, è divenuta ormai intransitabile: il manto stradale è in lunghi tratti sconnesso ed in altri inesistente, le scarpate sono infestate da erbacce, che invadono la carreggiata, le cunette di raccolta delle acque meteoriche danneggiate e ostruite e lo sversamento delle acque arreca ulteriori danni”.
san.pio gio.
25/05/2006
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