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Il TAR del Lazio sospende la stagione venatoria

CACCIA - Il TAR del Lazio sospende la stagione venatoria. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, su ricorso delle Associazioni Nazionali di Protezione Ambientale, ha sospeso la stagione venatoria apertasi lo scorso 2 settembre, fino a Domenica 17 Settembre 2006, giorno in cui secondo la Legge Quadro nr. 157 del 1992, si apre ufficialmente la caccia.
A dare la buona notizia è il Responsabile del Nucleo di Vigilanza Ambientale dei Vas della Calabria, il cetrarese Emilio Quintieri, che in una nota diffusa agli organi di stampa ha espresso la sua soddisfazione per l’importante provvedimento giudiziario emesso dal Tar del Lazio che ha efficacia immediata sull’intero territorio nazionale.
L’anticipazione della caccia al 2 settembre decisa da quasi tutte le Regioni Italiane – dichiara Quintieri – è un atto scellerato e nefasto : pur di accaparrarsi le simpatie elettorali di cacciatori ed armieri, i Governatori delle Regioni non hanno esitato ad emanare Calendari Venatori che, strumentalizzando i propri poteri amministrativi, mirano ad accontentare ogni richiesta del mondo venatorio estremista.
Infatti, il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi presentati dalla Lav contro i Calendari Venatori che autorizzavano la preapertura della caccia sin dal 2 Settembre e prima della terza domenica del mese e, per l’effetto, ha emesso 6 decreti cautelari urgenti di sospensiva validi per ognuno dei Calendari Regionali ; da oggi, quindi, la caccia è stata sospesa in Calabria, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Molise e Puglia.
L’Associazione Animalista ha inteso sottolineare che, in base al Decreto Ministeriale firmato dagli On.li De Castro e Pecoraro Scanio sulla caccia del mese scorso, ha denunciato le numerose e gravi violazioni delle normative statali e comunitarie contenute nei provvedimenti sulla preapertura della caccia delle 6 Regioni che, hanno violato, le prescrizioni sui tempi e sull’iter procedurale tassativamente stabilito dalla Legge Statale ed hanno illegittimamente disatteso tutti i rilievi tecnico – scientifici più rilevanti contenuti nei pareri dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (Infs).
La preapertura della caccia, prosegue il giovane Quintieri, è stata autorizzata nonostante in queste settimane molte specie (fasianidi, anatidi, lepri, etc.) si trovino ancora in riproduzione e nelle fasi di allevamento dei piccoli. Solo questo la dice lunga come la fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato, e la caccia siano gestite in Italia solo ad uso e consumo dei cacciatori.
Ora, conclude il Responsabile del Nucleo di Vigilanza dei Vas della Calabria Emilio Quintieri, grazie al ricorso della Lav ed al provvedimento del Tar del Lazio, sono salvi milioni di animali e la caccia in queste 6 Regioni compresa la Calabria potrà riaprirsi solo domenica 17 Settembre 2006.
I cacciatori/trasgressori rischiano l’arresto da tre mesi ad un anno e l’ammenda da 926,62 a 2.582,28 Euro, il sequestro delle armi, della fauna selvatica e dei mezzi di caccia nonché la sospensione della licenza di porto di fucile per uso venatorio da uno a tre anni.
Cetraro lì 6 Settembre 2006
Ufficio Stampa Nucleo Vigilanza Vas
Vas Tirreno
06/09/2006
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