SCALEA – Con circa 2.800 votanti sono passate le elezioni al consorzio di Bonifica Valle del Lao, con sede a Scalea. Sono state quarantotto le schede annullate e 2752 voti sono stati assegnati all’unica lista che ha già designato il presidente dell’ente: Angelo Paravati, ex commissario. Una percentuale di schede ritirate dai consorziati che ha permesso la regolarità della tornata elettorale. Il quorum del dieci per cento dei votanti in almeno una delle tre categorie dei consorziati è stato raggiunto nelle sezioni di Santa Maria Del Cedro, dove votavano anche i proprietari terrieri e gli agricoltori di Grisolia e Verbicaro, e nella sezione di Buonvicino, dove votavano i consorziati di Maierà e Diamante. Nella sezione di Scalea, dove votavano anche i comuni di Aieta, Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao e Orsomarso il quorum è stato sfiorato. Ora bisognerà formare la deputazione ed ogni associazione dovrà eleggere un proprio rappresentante all’interno dell’ente che “governa” i terreni agricoli di ben 36 comuni, da Tortora ad Amantea, a Cleto, San Sosti, Mottafollone, San Donato di Ninea. Verrà presto eletto anche un consiglio con il presidente. Le associazioni di categoria e la maggior parte dei sostenitori della lista “unitaria” hanno già indicato quale presidente l’ex commissario, Angelo Paravati. L’ultimo commissario dal lontano 2001 che ha traghettato il consorzio fino a libere elezioni, così come era stato detto e promesso nei mesi scorsi.
C’è però chi, polemicamente, parla di un colpo di mano. Come è noto la lista guidata dall’ex presidente, Agostino Fortunato, non è riuscita, ufficialmente, a presentare le firme dei cento sottoscrittori, necessarie per la competizione elettorale. Secondo l’ex presidente, invece, la presentazione delle firme sarebbe stata bloccata in segno di protesta perché gli elenchi degli aventi diritto al voto sono rimasti fermi all’aggiornamento del 2002. Una data troppo distante per Fortunato, che non fornirebbe una visione corretta della situazione dei proprietari e delle varie categorie che al consorzio hanno i titoli per eleggere la cosiddetta deputazione. E, a proposito di quest’ultima, la deputazione, in pratica, è il consiglio dell’ente, ne faranno parte tutti i quindici eletti componenti della lista guidata da Paravati, con l’aggiunta di un dipendente e di un sindaco scelto fra i 36 comuni. La Giunta, invece, sarà guidata, oltre che dal presidente, anche da un vicepresidente e da un assessore; faranno parte dell’organismo un rappresentante della Regione e uno della Provincia.
«Il risultato raggiunto è stato straordinario perché non è semplice – ha affermato Angelo Paravati – che 2.800 persone scelgano di andare a votare. So, invece, che c’è stato grande entusiasmo intorno a questa lista, perché i proprietari e gli agricoltori volevano che l’ente fosse amministrato finalmente da un organo eletto democraticamente. Ritengo – ha aggiunto il futuro presidente del Consorzio – che tale partecipazione non abbia in alcun modo potuto influenzare, come si paventava, l’esito elettorale della prossima settimana. In modo categorico è stato dimostrato che i cittadini hanno voluto fare una scelta precisa».
Angelo Paravati interviene anche sulla vicenda relativa alla partecipazione di una sola formazione alla competizione: «Non è colpa nostra se la competizione non si è potuta avere, ma è dipeso esclusivamente dalla mancanza del numero minimo di sottoscrittori dell’altra lista, successivamente esclusa. Bisogna ringraziare le associazioni di categoria che hanno voluto comporre una lista unitaria perchè ormai era arrivato il momento di dar voce ai desideri degli agricoltori. Va anche sottolineato l’impegno dell’assessore regionale all’Agricoltura, Mario Pirillo, che ha voluto che le elezioni libere si tenessero regolarmente come non si faceva dal lontano 2001. L’assessore ha dimostrato come egli stesso non pensasse minimamente al Consorzio come ad un bacino elettorale».
Fonte: Il Quotidiano della Calabria (di MATTEO CAVA) – 8 aprile 2008
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