CALABRIA - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Domenico Forestieri, consorziato del Valle Lao, che valuta in modo nettamente negativo l'ipotesi di reintegro dell'ex Presidente del Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea Davide Gravina, avanzata dal consigliere regionale Carlo Guccione. Nella missiva indirizzata al governatore della Calabria Mario Oliverio, vengono elencate le ragioni della irricevibilità di tale richiesta
«Gentile Presidente, in questi giorni mi ha particolarmente colpito il dover leggere sulla stampa l'intervento del consigliere regionale Guccione che auspicava il rientro di Gravina nella carica di Presidente dell'ex Valle Lao di Scalea in ossequio al rispetto dovuto a delle sentenze del TAR prima e del Consiglio di Stato poi.
Nel premettere che sono sempre stato un convinto assertore del rispetto dovuto alle regole ed alle leggi, ritengo di poter asserire di reputare, a mio giudizio, l'intervento del consigliere Guccione particolarmente inopportuno per il fatto che le irregolarità perpetrate dal Gravina sono state ribadite pochi giorni fa con sentenza del 25 luglio 2016 emessa dal Tribunale di Paola, sez. Civile, che ha annullato i provvedimenti con i quali il Commissario Gravina aveva provveduto al licenziamento di alcune unità di personale, oggi reintegrate nella propria posizione dal Giudice del Lavoro, il quale ha riscontrato gravissime illegittimità a carico dell'ex Commissario del Consorzio "che ha adottato un licenziamento ritenuto illegittimo dal magistrato stante la ritenuta sussistente natura persecutoria della condotta complessiva del datore del lavoro" (chiaramente tutte le spese a carico dell'ex Valle Lao...).
La inopportunità di tenere in considerazione la richiesta del consigliere Guccione, o di chi può essere interessato ad un "ritorno" del Gravina, nasce anche per il rispetto dovuto all'impegno che una decina di professionisti, tra cui stimati avvocati, stanno da tempo profondendo per la verifica delle irregolarità che continuamente sono state e vengono portate avanti nell'Ente ex Valle Lao di Scalea. Da ricordare che detti professionisti hanno già interessato la Procura della Repubblica di Paola.
Da considerare, inoltre, il fatto che quando la Regione Calabria nominò il dott. Gravina i termini perentori per ricoprire il ruolo di commissario imponevano il non superamento dei sei mesi rinnovabili una sola volta mentre come tutti sanno il Gravina è rimasto in carica per circa quattro anni (misteri del non riconoscimento ed applicazione delle norme...).
Da chiarire e da spiegare come la Deputazione Amministrativa dello stesso Ente, nonostante il voto negativo espresso dal rappresentante della Regione Calabria Arturo Riccetti, abbia potuto approvare la delibera n° 10 del 3/2/2016 con cui viene nominato Direttore Generale, il dr. Pasquale Ruggiero, il quale, anche secondo il voto negativo del rappresentante della Regione Calabria Arturo Riccetti, non avrebbe il titolo universitario in Scienze Agrarie o Forestali, Ingegneria, Giurisprudenza o Scienze Economiche, cosi come richiesto dall'articolo 14 del vigente Piano di Organizzazione Variabile del Consorzio, e che la precitata delibera è stata assunta in assenza sia del Presidente sia dei due componenti il Collegio dei Revisori dei Conti e, soprattutto, senza indicazione del capitolo di bilancio cui imputare la spesa, pur sapendo che in nessun caso il Presidente del Consorzio e la Deputazione Amministrativa possono adottare provvedimenti in contrasto con lo Statuto e il P.O.V. del Consorzio.
Alla luce delle superiori considerazioni e ribadendo la fiducia nelle istituzioni e nella giustizia amministrativa nel rispetto della legalità e della trasparenza mi chiedo e chiedo a Lei sig. Presidente: Ritiene necessario esaminare la richiesta dell'on. Guccione di rimettere al suo posto, alla presidenza del Valle Lao, il dott. Gravina?
Sarebbe disdicevole se quanto richiesto dall'on. Guccione fosse motivato più per la speranza di influenze correntizie di partito che non per il rispetto delle leggi e dei consorziati.»
(Lettera firmata)
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