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Il PD di Orsomarso bolla come "minestra riscaldata" la gestione estiva della Valle del Fiume Argentino

ORSOMARSO - Il Circolo PD Ivo Guaragna di Orsomarso bolla come "minestra riscaldata" la gestione estiva della Valle del Fiume Argentino da parte dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Bottone che continua ad adottare Ordinanze contingibili e urgenti illegittime. Si dovrebbe invece andare in tempi rapidi alla definizione di un regolamento di gestione con una più puntuale zonizzazione dell'intera area per garantire la tutela e salvaguardia del patrimonio naturalistico-ambientale ma anche la valorizzazione della risorsa territorio e delle sue potenzialità turistiche. Un obiettivo che si può raggiungere solo con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati: realtà imprenditoriali, il mondo dell'associazionismo, le forze politiche e sindacali e, più in generale, tutta la popolazione.

Ecco il testo integrale del documento intitolato "LUNGIMIRANZA POLITICA DATATA 2006 - MINESTRA RISCALDATA".

«L'Amministrazione Comunale di Orsomarso continua a produrre illegittimità amministrative. La gestione della valle del fiume Argentino lo dimostra ancora una volta, in modo inequivocabile. Nell'estate 2021, con ordinanza sindacale, fu istituita nella valle la ZTL (zona a traffico limitato) in base all'art. 7 del Nuovo Codice della Strada: "D.lgs 30/04/1992 n. 285 Regolamento della circolazione nei centri abitati". Ma non essendo la valle dell'Argentino un centro abitato, quell'ordinanza era del tutto fuori luogo e, quindi, palesemente illegittima, come fatto notare senza mezzi termini, tra gli altri, anche dal Brigadiere dei Carabinieri Forestali nella riunione del tavolo tecnico del 11/2/2022.
Pertanto quest'anno è stata emanata una nuova (si fa per dire) ordinanza sindacale contingibile e urgente, la n.112 del 18.07.22, per divieto di transito ai veicoli non autorizzati, emessa ai sensi dell'art. 191 del D.lgs 152/2006 (Codice dell'Ambiente) che però palesa un svista (?) colossale: il predetto articolo riguarda le norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati e dà la possibilità al Sindaco di emettere un'ordinanza contingibile e urgente per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, solo qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell'ambiente, e non si possa altrimenti provvedere. Nella Valle non si è verificato niente di tutto questo, per cui rifugiarsi nel valore naturalistico del luogo è del tutto pretestuoso e non ha alcuna attinenza; anche in questo caso, dunque, siamo in presenza di un'ordinanza completamente fuori luogo e illegittima.
Purtroppo è una storia deprimente che a distanza di anni si ripete. Infatti nel lontano 2006 fu emanata, dal Sindaco pro-tempore, un'ordinanza contingibile e urgente che, basandosi sul valore ambientale della Valle ne voleva disciplinare l'afflusso, ma il TAR Calabria argomentando che tale obiettivo va perseguito con le normali vie amministrative, così concluse annullando l'ordinanza: "Deve, pertanto, ritenersi che il provvedimento impugnato, in mancanza del presupposto della contingibilità ed urgenza, è illegittimo e pertanto deve essere annullato". E condannò il Comune al pagamento delle spese (euro 1000,00).
È una gestione che va avanti per inerzia, con atti illegittimi e tentativi che lasciano il tempo che trovano, con provvedimenti alla giornata finalizzati unicamente al consenso elettorale, che influiscono negativamente sul tessuto sociale, oltre ad essere ben lontani dall'affrontare il problema in modo serio e risolutivo. Tanto ha portato, ad esempio, il Sindaco a barcamenarsi riguardo all'area pic-nic "Oasi Giovanni Paolo II" gestita dalla Parrocchia. Un'area che rappresenta da anni un presidio educativo di prevenzione e tutela che nel periodo estivo ha contribuito in modo tangibile con una struttura adeguata all'ambiente, a dare decoro alla Valle, oltre al fatto importante e non secondario che il contributo ricavato dalla gestione è stato sempre impegnato per fini sociali. Ma anziché ricevere la dovuta attenzione (come giustamente è stato fatto, per altri motivi, per le strutture private) le è stata invece riservato un malcelato ingiusto trattamento.
Come stiamo chiedendo da tempo, se si vuole finalmente affrontare seriamente e in modo costruttivo il problema della gestione, valorizzazione, tutela e salvaguardia della valle del fiume Argentino è necessario il più ampio coinvolgimento dei rappresentanti delle realtà imprenditoriali, delle associazioni culturali, del volontariato e del terzo settore, delle forze politiche e sindacali, e più in generale di tutta la popolazione, mettendo da parte certi film e spot che rappresentano solo pubblicità ingannevole ...»

Orsomarso 11.09.2022 - PARTITO DEMOCRATICO - Circolo "Ivo Guaragna"

11/09/2022
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