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Candidature: la corsa degli eventi

Sui concitati avvenimenti che hanno tenuto campo nella politica locale orsomarsese concernenti la preparazione delle liste per la tornata elettorale amministrativa del prossimo 13 aprile, pubblichiamo un resoconto dei fatti riportato da Stefano Sangiovanni e rilasciato per Radio One Scalea.

Il movimento "Progetto Orsomarso" è nato circa un mese fa con lo scopo di realizzare una formazione amministrativa da presentare alle prossime elezioni. Componente originario del gruppo era anche Alfredo De Caprio, già candidato a sindaco e sconfitto nelle amministrative del 2004, capogruppo uscente di minoranza. De Caprio costituiva il naturale punto di partenza per la candidatura a sindaco sostenuta da "Progetto Orsomarso". Egli però, nonostante le tante insistenze del gruppo, ha ripetutamente rifiutato la sua riproposizione come capolista, tant'è che il Movimento di cui faceva parte aveva dato mandato esplorativo a Pio Sangiovanni, già sindaco di Orsomarso nel periodo 88-93, per verificare l'esistenza delle condizioni che permettessero a lui di guidare una futura formazione amministrativa.

Pio Sangiovanni, ancora non ufficialmente candidato, ha subito nelle settimane successive un'accesissima critica messa in atto da un gruppo che si qualifica come sostenitore esclusivo di Alfredo De Caprio. La critica, che ha assunto di certo toni eccessivi e punte gratuitamente denigratorie verso i componenti di "Progetto Orsomarso" e in particolare verso Pio Sangiovanni, considerato a torto antagonista di De Caprio, ha provocato un clima di diffusa esasperazione e spaccatura generale.

Nelle ultime due settimane, c'è da dire, che è solo il movimento "Progetto Orsomarso", dal quale De Caprio si è via via defilato senza peraltro mai lasciare intendere una sua inequivocabile indisponibilità alla candidatura, a presentarsi ai cittadini come movimento organizzato con tanto di principi costitutivi e punti programmatici.

Negli ultimi giorni, in un clima di assoluta incertezza sulle probabili formazioni politiche, gli scenari vedevano quattro componenti autonome al tentativo di costruire una lista: Progetto Orsomarso con Pio Sangiovanni; Lanfranco Bussetti, ex sindaco di Orsomarso dal 2001 al 2003 ma non residente; il gruppo che fa capo al sindaco uscente Angelo Paravati; i "sostenitori di Alfredo", maggiormente isolati e in più gravi condizioni per realizzare una lista.

A meno di ventiquattr'ore dal termine ultimo di consegna delle liste, i soli ancora in corsa per la presentazione di una lista sembrano Pio Sangiovanni, il gruppo dell'ex sindaco, che però è in difficoltà nella determinazione del capolista, e Lanfranco Bussetti, che sembra voglia schierare una lista che, oltre a lui, vede ben altri cinque membri esterni (cioè non residenti a Orsomarso).

Nella notte tra venerdì e sabato accade di tutto.

La lista di Pio Sangiovanni, ormai alle prese con gli ultimi aggiuntamenti, è investita dalla rinuncia improvvisa di una quota sostanziale dei suoi candidati in lista che ne determina una rapida e inesorabile dissoluzione. Sull'uscita di alcuni suoi membri si crede dapprima a un ingannevole accordo, poi dimostratosi falso, fatto dai presunti transfughi con la lista coordinata da Paravati, il quale tra l'altro sembra non abbia intenzione a candidarsi. Anzi, è anchè quest'ultima formazione a mostrare seri problemi di coesione e a tentare, nel corso della notte un ulterione accordo con i reduci della lista di Sangiovanni e il resto dei sostenitori di De Caprio.

Questi ultimi si tirano subito fuori da qualsiasi possibilità di accordo, accettando di fatto che possa essere anche la sola lista di Bussetti a presentarsi per la competizione. Il gruppo di Pio, invece, decide di incontrare in delegazione l'altra parte politica per tentare di trovare una soluzione responsabile che potesse risanare la situazione.

Di fatto nell'incontro il gruppo di Sangiovanni verifica e riconosce il rischio che si realizzi una formazione fin troppo eterogenea e sostanzialmente inadeguata ad una futura amministrazione del paese. Pertanto propone di astenersi dalla presentazione di alcuna lista e quindi di far permanere il commissariamento per un ulteriore anno e nel contempo di affrontare un utile periodo di riflessione politica e di riappacificazione sociale. Quindi abbandona la riunione.

Al mattino di sabato, Bussetti, insieme ad un gruppo fortemente ridimensionato di quelli facenti capo a paravati (così almeno fino a qualche ora prima), sembrano gli unici capaci di consegnare una lista alla guida della quale c'è Giuseppe Crudo. E' lo stesso Bussetti però che, riconosciuta la particolare gravità della situazione, a cooperare con gli appelli del gruppo "Progetto Orsomarso" e ad impegnarsi a non consegnare la sua lista se nessun altro lo avesse fatto.

A mezz'ora dal termine delle presentazioni, davanti al Municipio numerose persone attendono aspettando che anche l'ultimo gruppo annunci il volontario ritiro. L'ansia e il timore della presentazione di una lista che non rappresenterebbe molta parte della popolazione porta qualcuno a tentare di costituire frettolosamente una estemporanea lista civica. Il disperato tentativo è comunque reso inutile dalla conferma che anche l'ultima formazione avesse accettato di non presentare alcuna lista.

Si apre così un periodo in cui occorreranno serie riflessioni da parte di tutti.

Stefano Sangiovanni
17/03/2008
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